Ancora sul glifosato.

Nota: si ricorda che le opinioni espresse in questo blog non sono da ascrivere alla SCI o alla redazione ma al solo autore del testo

a cura di Claudio Della Volpe

Con poco meno di un milione di tonnellate all’anno di prodotto il glifosato è il più importante erbicida mondiale e quindi è giusto che ne discutiamo; in effetti ne abbiamo già parlato in un precedente post di pochi mesi fa , nel marzo 2015, quando lo IARC o meglio una commissione internazionale dello IARC, che è il braccio armato della OMS, l’organizzazione mondiale della sanità, nella lotta al cancro (quindi non è un ente operativo, ma solo un ente scientifico) ha prodotto una valutazione, una “metaanalisi”, una sorta di review di tutti i lavori scientifici privi di conflitto di interesse (in cui per esempio non figura la Monsanto, che il glifosato lo produce, come ente finanziatore) riguardanti non solo il glifosato ma anche altri prodotti usati in agricoltura, ed i risultati sono stati pubblicati sull’influente The Lancet (oncology) (http://dx.doi.org/10.1016/S1470-2045(15)70134-8) assegnando al glifosato la categoria 2A. In effetti la commissione analizzò 5 sostanze, due pesticidi— tetraclorvinfos e parathion — sono stati classificati come “possibly carcinogenic to humans”, categoria 2B. Gli altri 3 — malathion, diazinon e glifosato — sono stati valutati “probably carcinogenic to humans”, ossia categoria 2A, riservata alle sostanze con limitata evidenza di cancerogenicità per l’uomo e sufficiente evidenza per gli animali. (guardate il post precedente per I dettagli).

Ricordiamo che la sua molecola

glyphobis2

è quella di un derivato dell’amminoacido glicina, la N-(fosfonometil)glicina, C3H8NO5P, un analogo aminofosforico della glicina.

Ovviamente la cosa ha prodotto scandalo e reazioni in tutto il mondo; tenete presente che il grosso del glifosato è venduto insieme a semi OGM ossia con piante geneticamente modificate attraverso gli specifici metodi “non-naturali” ossia non presenti in natura ma realizzati dall’uomo, che ricadono nella definizione di Ogm come data dall’UE (Direttiva 2001/18/CE). (Qui in effetti occorre precisare che in almeno un caso (la patata dolce) è stato provato che piante comuni hanno subito in natura lo stesso procedimento di “infezione” da parte del medesimo batterio Agrobacterium usato da noi,si veda http://www.pnas.org/content/112/18/5844.abstract )

Cosa è successo di nuovo?

Sul problema specifico poco di più; il 15 luglio scorso il professor Christopher Portier, uno dei coautori dello studio di marzo dello IARC, partecipando a Londra ad un congresso organizzato dalla Soil Association, che si batte per una agricoltura “biologica”, ha dichiarato: “Glyphosate is definitely genotoxic. There is nothing else in my mind.

Ovviamente si tratta di una dichiarazione privata; non è una prova scientifica.

La Germania si è dichiarata a favore di un bando in Europa, l’autorità Danese per l’ambiente di lavoro lo ha dichiarato cancerogeno, El Salvador, e lo Sri Lanka lo hanno messo al bando e il governo colombiano ha proibito di spruzzarlo nelle piantagioni di coca.

I problema è che nei paesi dove si usa il glifosato esso si ritrova comunemente nel sangue e nelle urine delle persone e perciò se è effettivamente genotossico e potenzialmente carcinogeno non sembra molto saggio continuare ad usarlo; questo d’altra parte scardinerebbe un sistema produttivo basato su di esso (cosa che ci riguarda tutti) ed azzererebbe i profitti della Monsanto.

Ma ci sono altre prove che sono state nel frattempo pubblicate, seppur di tipo diverso e che gettano nuova luce sulle proprietà del glifosato.

Negli Scientific reports di Nature, liberamente accessibili al pubblico è stato pubblicato uno studio sugli effetti del glifosato sul suolo: Scientific RepoRts | 5:12886 | DOi: 10.1038/srep12886, a firma di 4 specialisti austriaci.

Glyphosate-based herbicides reduce the activity and reproduction of earthworms and lead to increased soil nutrient concentrations (http://www.nature.com/articles/srep12886)

Cosa dice questo lavoro?

Le principali conclusioni sono che:

“…the surface casting activity of vertically burrowing earthworms (Lumbricus terrestris) almost ceased three weeks after herbicide application, while the activity of soil dwelling earthworms (Aporrectodea caliginosa) was not affected. Reproduction of the soil dwellers was reduced by 56% within three months after herbicide application. Herbicide application led to increased soil concentrations of nitrate by 1592% and phosphate by 127%, pointing to potential risks for nutrient leaching into streams, lakes, or groundwater aquifers.”

gliphobis

In pratica i 4 ricercatori austriaci hanno confrontato l’effetto del glifosato su due sezioni di terreno in cui erano compresi organismi comuni nel suolo, tipologie di vermi che ne costituiscono l’ossatura organica e che attraverso la loro attività lo rendono una struttura viva e non semplicemente un supporto inorganico; queste tipologie di organismi sono fortemente danneggiati dall’uso dell’erbicida e una delle conseguenze è che alcuni componenti inorganici con ruolo di concime si perdono. Finora test del genere non erano stati condotti oppure erano stati condotti su organismi della medesima specie ma non comunemente ritrovati nel terreno.

Dato l’ampio uso del glifosato se ne può dedurre che esso danneggia o può danneggiare la componente organica del suolo.

Se queste conclusioni verranno confermate, si tratta di una ulteriore mattonella, che viene meno nell’uso del glifosato e che dovrebbe indurre a applicare una maggiore precauzione nell’uso così esteso di singole molecole, che se da una parte appaiono preziose per la produzione agricola come è concepita attualmente e per i profitti di alcune corporations chimiche dall’altra mostrano la corda ed usate in enormi quantità possono causare più danni che benefici sul lungo periodo.

Il suolo è un sistema complesso ed il cibo ne dipende sia in quantità che in qualità; la sua salubrità deve essere preservata attraverso un ripensamento dell’agricoltura che abbiamo sviluppato finora; la rivoluzione verde non è così verde come ci si aspettava.

Un ripensamento sull’uso del glifosato avrebbe anche effetti sull’uso degli organismi OGM ai quali il glifosato è attualmente molto legato.

36 pensieri su “Ancora sul glifosato.

  1. Abbiamo dati altrettanto estesamente consolidati che mettano viceversa in evidenza un vantaggio comparativo nell’uso di sostanze o tecniche alternative, sulle quali puntare?

  2. Vorrei mettere in guardia tutti i lettori del nostro sito che ci sono in giro degli articoli e delle polemiche del tutto sballate sul glifosato; ci sono per esempio le dichiarazioni basate su questi tre articoli che linko, articoli che sono delle sciocchezze;
    http://www.mdpi.com/1099-4300/15/4/1416
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3945755/
    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25883837
    si tratta di riviste predone o comunque di cose prive di supporto; il glifosato NON è causa della celiachia che esisteva ben da prima, non inibisce il citocromo p450 dei mammiferi ma solo quello delle piante etc etc; purtroppo non è facile dividere il grano dal loglio, letteralmente, non c’è un glifosato “mentale” diciamo così; cerchero’ di scrivere un articoletto di precisazione su questi tre articoli che girano parecchio in rete e sono riviste open source non credibili o addirittura editoria predona, come si dice ossia non credibile, a pagamento pubblicherebbero qualunque sciocchezza. Al momento il glifosato è cancerogeno in classe 2A e uccide alcuni organismi utili, ma di più che io sappia la letteratura SERIA non dice. Ce n’è abbastanza da pensarci seriamente ma inventarsi sciocchezze no!

    • Purtroppo sono in giro false dicgiarazioni mai fatte sul glifisato e celiachia da parte mia (Elena fattori senato m5d). Mi premurerò a settembre di chiedere rettifica e valutare altre azioni rispetto a chi le ha divulgate .

      • Quindi avverto tutti i lettori di questo blog di evitare di alimentare ulteriormente queste falsità diffamatorie e offensive

      • Come gestore del blog non sono in grado di verificare la attendibilità degli ultimi due interventi infarciti di errori di ortografia; tuttavia per precauzione ho leggermente modificato uno degli interventi eliminando ogni relazione con Elena Fattori (che al mio paese si scrive con la F maiuscola, ma tant’è); se si tratta di due interventi VERI direi che la proprietaria dell’indirizzo può ritenersi soddisfatta; e comunque avevo fatto un riferimento generico; per il resto non ritiro una virgola; chi si fida di lavori NON scientifici pubblicati da editoria predona sbaglia e fa sbagliare e non c’è alcun bisogno di inventarsi quello che non esiste per far polemica con Monsanto, bastano le cose VERE al di là di ogni dubbio senza stare a credere alle sciocchezze.

    • Lei è libero di fare quello che pare con la sua onestà intellettuale che al mio paese non ha nessuna relazione con le maiuscole e perdona i messaggi inviati col telefono mentre si è in vacanza e si deve mettere una pezza a una montagna di falsità . Comunico dolo a tutti i lettori che le dichiarazioni a me attribuite sono FALSE, che in questo momento sono impossibilitata a fare azioni affinchè sia ristabilita l’onestà di informazione e che a Settembre purtroppo mi ritroverò a dover tirare le fila di tutta questa faccenda per cui chiedo di evitarmi ulteriore lavoro finendo di divulgare false informazioni che poco hanno a che fare con la scienza .

      • Aldilà degli errori di battitura (che comunque le persone di cultura evitano con qualunque mezzo a loro disposizione) il suo modo di esprimersi la qualifica. I Fatti che riscontro sono una senatrice apparentemente esperta in materia che ‘condivide’ un articolo disinformativo su un diserbante. Bene fanno scienziati come il Prof. Della Volpe a contrastare tali fenomeni. A risentirla.
        Ing. F. Buffa

  3. Se lei è la Senatrice Fattori vedrà che ho fatto un breve intervento anche sul suo blog; e che ho eliminato ogni riferimento qui su questo blog alle sue dichiarazioni ipotetiche o meno; ripeto ancora che ribadisco che chi crede ai tre link che ho messo prima sbaglia e soprattutto FA SBAGLIARE, induce in errore gli altri; spero quindi che lei non ci creda e non vi abbia fatto riferimento; se invece lei non è la Senatrice Fattori allora sappia che farò riferimento alla Polizia Postale quanto prima.

    • Mmmmm..,a questo punto dichiaro di essere la senatrice fattori (minuscolo apposta ) ma ovvio che se fossi un fake lo dichiarerei comunque . Le “mie”dichiarazioni sono FALSE e chi le ha inventate e diffuse ha commesso un grave illecito . Non ho accesso al mio blog da qui . Non mi è mai capitato nella mia vita di scienziata che qualcuno mi intimasse a “non credere ” a pubblicazioni scientifiche . Anche perché in scienza si legge e si valuta mentre il verbo “credere” riguarda altre discipline . La cosa più onesta da fare , se si pensa che gli autori abbiano mentito , è chiedere all’editor di far ritirare la pubblicazione . Mentre mentire, minacciare e insultare chi condivide il link (cosa che tra l’altro anche lei ha appena fatto aumentandone le visibilità) per ora non ritirato dalla rivista non è concesso dalla legge ordinaria .

  4. allora supponiamo che lei sia la senatrice fattori,(rigorosamente minuscolo, tanto saprò dalla polizia postale ) ammettiamolo, ma allora prima di tutto non mi metta in bocca cose che non ho scritto; io non ho nè mentito, nè minacciato nè insultato nessuno; ho solo scritto che chi crede a quei tre articoli sbaglia e soprattutto fa sbagliare gli altri; sono articoli a pagamento o di editoria predona; se lei crede all’editoria predona o pensa che basti segnalare ad un editore predone che vive sull’imbroglio che ha scritto una bufala stiamo freschi! fra l’altro senatrice mi perdoni ma lei lo sa che gli editori predoni di altri paesi non sono soggetti alle leggi italiane? Uno degli scopi di questo blog è proprio di mostrare quanti danni fa la pseudo scienza; e in quei tre articoli ce n’è a iosa; l’espressione credere vuol dire in questo caso “aver fiducia” ritenere affidabili (non potendo ripetere personalmente ogni esperimento che si legge) ed è qualcosa che non si può avere nell’editoria predona; prendo atto che lei non dice se ha o meno fiducia nelle conclusioni dei tre articoli linkati, articoli la cui implausibilità è stata abbondantemente provata; per me la cosa finisce qua; almeno fino a quando non mi risponde la polizia postale o ottengo una risposta sul sito della Senatrice Fattori sul quale ho fatto un breve intervento; saluti

    • La ringrazio della rettifica ma nella sua versione precedente era chiaramente fatto riferimento a mie dichiarazioni (inesistenti) su un nesso causale tra glifosato e celiachia nonchè un riferimento a polemiche , di cui lei con evidenza quindi era a conoscenza , ricche di insulti falsitá e minacce . La pseudoscienza è anche quella che inventa storie inesistenti per rendere più popolare il suo punto di vista rendendosi a sua volta editoria predona . Non ci si può proclamare campioni di etica e verità comportandosi in modo così scorretto . Per me purtroppo la storia non finisce qui perché il suo è solo uno degli innumerevoli blog “scientifici ” che ha raccolto e divulgato con una violenza inaudita delle dichiarazioni fasulle senza preoccuparsi di verificare le fonti arrecandomi un danno non indifferente .

  5. le fonti? Mi viene da dire che o lei non sia la Fattori oppure che non sa cosa c’è scritto sul sito FB della vera Fattori; La vera senatrice “fattori” ha condiviso l’articolo di Blondet pubblicato sul sito la stella; su Facebook c’è tutto scritto ancora chiaramente e me lo sono scaricato e lei ha difeso le posizioni di Blondet e del sito la stella basate sui tre articoli di baggianate sostenendo testualmente:
    offese: Per gli scienziati ” che si affrettano a criticare senza leggere (allora ho seri dubbi che siano scienziati) qui l’abstract.
    dichiarazioni: sono tutti paper con prove pro e contro. Postarli serve a poco. Discutere forse avrebbe più senso. Bisognerebbe leggerli ma mi sembra che qui nessuna vada oltre il titolo
    per lei quegli articoli sono da leggere e valutare!!
    altri commenti “gentili”:
    Tesorucci, è solo un link condiviso, senza alcun commento da parte mia, da dibattere nel contenuto. Non dimostra proprio nulla ma vale la pena leggerlo. Sono correlazioni da tenere in mente tutto qui. MI spiace ci abbiate passato due giorni , non ne vale la pena. E’ ferragosto, andate a spasso. La celiachia e le intolleranze al glutine sono argomenti complessi non si arriverà a dama con un link su fb neanche con discussioni così becere e idiote come starte facendo qui sotto.
    e ancora: L’articolo che ho postato è uno spunto alla riflessione sul perché negli ultimi anni si assista a un aumento dei casi sia di intolleranza che di celiachia conclamata. Purtroppo c’è molta ignoranza sulla marteria .
    ancora altri commenti della gentile senatrice Fattori:
    se si poteva argomentare il paper (incluso nel link) poteva essere interessante. Non è poco attendibile, è una rivista scientifica con dei dati legittimi (se avete perso tempo a leggerla) . NOn è dirimente, ma questo non vuol dire che non va letto e tenuto in mente e magari approfondito. Così fanno gli scienziati invece di passare ore su fb a parlare del nulla cosmico. Io condivido ciò che voglio nel bene o nel male.Se poi non commento vuol dire che mi fa piacere avere feed back sennò avrei scritto ” ma guarda che figata immensa”. MA non mi sembra ne siate capaci. Peccato.
    per i lettori ; il link è qua: https://www.facebook.com/Fattori.Elena.M5S/posts/1034766399869967
    la Fattori vera HA SOSTENUTO e SOSTIENE ANCORA, che l’articolo della famigerata coppia Samsel Seneff sia una cosa seria da valutare “una rivista scientifica con dei dati legittimi ” e non una baggianata totale; smettiamola per favore è tutto scritto con nome e cognome su FB ; comunque gli interventi sono sospesi, credo che le posizioni siano chiare, badi che se lei non è la vera Fattori la perseguiro’ penalmente; se invece è la vera Fattori allora legga quel che ha scritto.

    • Mi spiace ma lei ha chiaramente affermato che ho fatto dichiarazioni riguardo al nesso causale tra celiachia e round up . Affermarlo in base a un mio invito a leggere il lavoro e discuterne non significa assolutamente che ho fatto la dichiarazione di cui sopra . D’altronde mi sembra che dalle dichiarazioni di cui lei ha fatto copia e incolla traspaia priprio la richiesta di un feedback . Il che è estremamente diverso da fare affermazioni . i passaggi logici di cui sopra sono privi di senso , e tra l’altro insinuano una mia affermazione di un effetto di un prodotto commerciale sulla salute umana che non ho mai fatto , quindi insinuazioni di rilevanza legale impirtante , anche io l’avverti : ogni interpretazione personale e illegittima delle parole che ho scritto (come sta facendo lei affermando chiaramente che ratifico le conclusioni di un paper, cisa che tra l’altro non è nelle mie prerogative ) sarà vagliata attentamente nella sua illegittimità. Quindi la invito a non dare interpretazioni sue personali e gravemente dannose alle mie parole che esprimono di per sè un significato senza bisogno di interpretazioni strumentali faziose e diffamanti

      • Per poi delegittimare rivista e autori siete pregati di postare atti concreti che avete compiuto nei loro confronti altrimenti imporre con violenza verbale a un qualunque cittadino di NON LEGGERE e non VALUTARE con spirito critico un giornale pena la gogna mediatica attribuendogli posizioni in merito mai espresse è quasi intimidazione

      • Di più, trovo francamente gravissimo sia dal punto di vista etico che scentifico dichiarare che non si debba LEGGERE E VALUTARE un lavoro scientifico perché scritto da un determinato autore. Avrebbe senso fare delle osservazioni sui dati , sulla loro attendibilità , sulla loro interpretazione. Ma mettere all’ ‘indice una raccolta dati ad personam e impedire il dibattito è qualcosa che attiene a un epoca da dimenticare in cui si bruciavano i libri e si somministrava olio di ricino a chi non si allineava a gruppi di riferimento. Episodio veramente increscioso che da una misura della arroganza e violenza di un determinata comunità scientifica che non fa più scienza ma politica e la fa anche male.

  6. Legga bene e non mi metta in bocca cose che non ho scritto: non ho scritto che lei “Elena fattori” (io non so chi lei sia veramente) ratifica le affermazioni del paper ma che sul blog della senatrice Fattori di M5S è scritto che ELLA le ritiene degne di nota e le difende come “scientifiche”; BASTA QUESTA SOLA affermazione dal blog su FB: “Non è poco attendibile, è una rivista scientifica con dei dati legittimi (se avete perso tempo a leggerla) “; questo è INNEGABILE perchè sta scritto sul blog FB di Elena Fattori senatrice M5S. Il paper in questione è invece una solenne baggianata a parere della comunità scientifica interessata. Questo è quanto. Io non la diffamo; lei afferma sul suo blog che una cosa ritenuta dalla comunità scientifica di riferimento una solenne baggianata sia invece testuale: “Non è poco attendibile, è una rivista scientifica con dei dati legittimi (se avete perso tempo a leggerla) “; lo sta negando qui? o continua a sostenerlo? E’ o no poco attendibile? sono o no dati legittimi? quelli di Blondet che dichiara che la celiachia è spuntata di colpo o quelli di Samsel e Seneff che sostengono che il roundup blocchi il p450 dei mammiferi? sono dati scientifici legittimi? risponda!

    • E lei risponda : reputa legittimo di fronte a una domanda di feedback che ho ottenuto solo dopo due giorni di insulti, false dichiarazioni a nome mio rispetto a un nesso causale , di baggianate scientifiche che lei non ha avuto il coraggio di fare copia e incolla da parete di una presunta comunità scientifica che scientifica non è (inclusa l’affermazione che la celiachia è una malattia genetica e non una predisposizione , che NEJM è un giornale di quarta categoria ) continuare a dare interpretazioni alle mie parole che non le competono facendo un cut and paste di quello che le fa comodo per dimostrare l’indimostrabile? Io ho il diritto e il dovere di condividere links a dati scientifici che riguardano le mie commissioni di competenza per chiedere pareri e attivare discussioni senza che si faccia una operazione di falsità, dossieraggio e intimidazione. Nei miei commenti ci sono più domande che affermazioni che hanno avuto solo risposte disgustosamente violente. E di tale violenza e falsità ho conservato tutti gli screen shot per dare un idea del perché alla fine la comunità scientifica sia così inadeguata a dare un c orbito cattivo ai bisogni di una società .

      • Se i dati non sono legittimi mi mandi le azioni concrete verso gli autori e verso il giornale che sono state fatte dalla comunità scientifica italiana. Allora potremmo ripartire con un confronto serio. Per ora, se faccio una collezione delle risposte dementi che mi sono arrivate su FB degne di una bocciatura in terza elementare direi che è difficile attribuire credibilità a quella che lei chiama la comunità scientifica italiana.

  7. al contrario proprio perchè ho letto i tre lavori e li ho analizzati e li conosco da un po’ so che sono assolutamente non degni di nota; lei dice gli autori? gli autori non si sono mai occupati seriamente di biologia o di chimica o di tossicologia;
    quello che non bisogna fare è quello che ha fatto la Fattori o lei se è la vera Fattori; dar loro credibilità, condividerli su FB ; ricorda cosa ha scritto la Fattori o lei “fattori”?
    “Non è poco attendibile, è una rivista scientifica con dei dati legittimi (se avete perso tempo a leggerla)”
    In pratica lei ossia una senatrice della repubblica laureata e addottorata in biologia ha invitato i suoi seguaci e lettori a valutare seriamente un articolo che sostiene che
    la celiachia sia nata all’improvviso mentre esiste da millenni
    e che una sostanza venduta comunemente per uso casalingo blocchi uno degli enzimi più importanti del corpo umano; questo è procurato allarme egregia “fattori”, egregia senatrice, procurato allarme, detto da una senatrice della repoubblica!
    io come divulgatore devo mettere in guardia i miei lettori che esistono riviste fogna che pubblicano di tutto, e che non sono attendibili affatto, come ho già mostrato con i filtri elettromagnetici, che fra l’altro sono stati difesi da alcuni partiti del nostro parlamento
    la comunità scientifica agisce tramite le riviste serie e l’insegnamento e attraverso la divulgazione; questo nostro dibattito è una azione concreta (chiunque lei sia) contro chi sostiene le cose che ho scritto;un biologo che sentisse dire che la celiachia o l’intolleranza al glutine è nata da qualche anno o che il glifosato blocca il p450 umano dovrebbe incazzarsi non proporci una discussione, come ha fatto la Fattori. Sono cose che sanno i bambini: Areteo di Cappadocia nel 1 secolo dopo cristo la diagnosticava, mentre Blondet dice che nasce “di colpo”, un biologo laureato e dottorato dovrebbe dire; ma che dice questo? NOn condividerla su FB se non per ironizzarci su!

    • Io ho un PhD in biologia molecolare conseguito all’università di Zurigo, 20 anni di esperienza nella big pharma, ho fatto da referee a vari giornali e recentemente ho passato la selezione per esperti biochimici della commissione europea . Sono autrice di più di 40 pubblicazioni su giornali scientifici , per cui non mi faccia l’esperto esimio perché lo sono molto più di lei.

    • Riguardo alle accuse di procurato allarme le chiedo di prendersi la responsabilità personale delle sue affermazioni perché come senatrice della repubblica ho la responsabilità di difendermi da accuse di tale gravità. Conferma che avverte i suoi lettori che la senatrice Fattori condividendo dei link di riferimenti scientifici e chiedendo feedback si è resa colpevole del grave reato di procurato allarme?

      • il sito sta andando in tilt sotto questo attacco di interventi; comunque chiedo all’esperto Fattori con tutti i suoi titoli; la celiachia e l’intolleranza al glutine è nata ” di colpo” negli ultimi anni? si tratta di una affermazione “scientifica” ? il p450 dei mammiferi viene bloccato dal glifosato? si tratta di una affermazione scientifica?

  8. Inoltre, mi mandi i dettagli di quale sarebbe la comunità scientifica di riferimento . Suppongo non sia quella di FB dove TUTTI si sono rifiutati di fornire nome cognome e cv , (e anche su questo copia e incolla lei ha sorvolato ) per paura di essere denunciati ( e qui chiedo che paura si può avere se si è portatori di verità ) , di dove e quando hanno fatto comunicato ufficiale sostenendo alla luce del sole la falsità dei dati pubblicati e se per caso gli autori sono stati denunciati dalla suddetta comunità scientifica per condotta scientifica riprovevole . Perché vede, io ho bisogno di lavorare con dati e notizie suffragate da atti reali, non da gossip e da azioni generiche, specie da parte di chi è in grado di inventare dichiarazioni inesistenti e diffonderle in maniera virale senza prendersene nemmeno la responsabilità personale. In attesa del materiale che le ho chiesto che comproverebbe la scarsa attendibilità dei link che ho condiviso SENZA FARE AFFERMAZIONI SUL MERITO le chiedo gentilmente di fermare ogni altra affermazione sul mio conto.

    • Riguardo alle accuse di procurato allarme le chiedo di prendersi la responsabilità personale delle sue affermazioni perché come senatrice della repubblica ho la responsabilità di difendermi da accuse di tale gravità. Conferma che avverte i suoi lettori che la senatrice Fattori condividendo dei link di riferimenti scientifici e chiedendo feedback si è resa colpevole del grave reato di procurato allarme?

      • Io ho un PhD in biologia molecolare conseguito all’università di Zurigo, 20 anni di esperienza nella big pharma, ho fatto da referee a vari giornali e recentemente ho passato la selezione per esperti biochimici della commissione europea . Sono autrice di più di 40 pubblicazioni su giornali scientifici , per cui non mi faccia l’esperto esimio perché lo sono molto più di lei.

  9. un esperto esimio dovrebbe sapere che la celiachia e l’intolleranza al glutine sono state diagnosticate da secoli non sono nate ieri e che il p450 dei mammiferi non interagisce col glifosato; dovrebbe sapere che le affermazioni dell’articolo condiviso su FB sono delle castronerie ; mi dica senatrice se uno condivide su FB un articolo pieno di castronerie senza dirlo ma anzi sostenendo che sono dati scientifici, le sue azioni dato il suo ruolo politico e sociale sono prive di effetto? lei non ha semplicemente chiesto feedback, lei ha definito gli articoli in questioni “scientifici” ; peraltro poi a chi li ha chiesti ai suoi lettori e quelli in maggioranza le hanno scritto che erano castronerie a questo punto lei si è arrabbiata come sta facendo con me; enumera i suoi titoli, ma non risponde alle domande importanti; per me finisce qui ripeto

  10. La senatrice fattori le risposte alle domande di cui sopra avrebbe voluto averle dalla comunità scientifica , che invece si è sbizzarrita in teorie scientifiche ridicole ( tra le quali la più interessante è che non esistono concause allo sviluppo della celiachia o che non esiste la possibilità di immunizzazione per via orale o che i casi di celiachia conclamata non sono aumentati negli anni ma è migliorata la diagnostica ) . Dice che avrei dovuto dare credito immediato a tale fior fiore di comunità? che è arrivata a minacciare “entro stasera riuscirò a farti piangere”? Magari invece di sperticarsi in teorie e è riposte idiote al limite dell’intimidazone ll’esimia comunità scientifica poteva esecitarsi nell’arte della scienza . Cosa che ancora non vedo. Comunque prendo atto che mi accusa di procurato allarme e non mi fornisce nessun documento di chi è la comunità scientifica di riferimento e che azioni concrete ha fatto riguardo a questi lavori e ai loro autori. Il resto sono gossip che servono solo a fare click su blog che leggono i tre e che ad agosto languono. Ma non consento che lo si faccia sulla mia pelle.

  11. prendo atto delle sue richieste e nei prossimi giorni scrivero’ in dettaglio un post su questo blog spiegando le cose che lei chiede;

    • Perfetto , le riconosco l’unico commento intelligente (o intellegibile ) di questa faccenda disgustosa . Dopodiché avró altre domande e suggerimenti

  12. ma crede veramente di poter offendere le persone? ma come si permette lei una senatrice; io non l’ho offesa ho solo scritto quello che pensavo e senza offese; comunque ha fatto bene così ho anch’io un’arma per una eventuale querela di parte; la ringrazio molto;

    • Riassumendo lei pubblica delle mie false dichiarazioni , io intervengo per rettificare e lei minaccia di chiamare la Polizia postale, non soddisfatto mi accusa (sempre in base a dichiarazioni che non ho fatto ) di un reato (procurato allarme ) e siccome le ho detto che alla fine è l’unico in tutta questa storia di aver detto qualcosa di intelligente si dichiara offeso e minaccia querela? Si rende conto dell’assurditá di tutta la faccenda ? Fino a prova contraria l’unica persona offesa da tutto ciò sono io e il fatto che sia Senatrice non modifica il fatto che mi si deve il rispetto che merita qualunque cittadino italiano .

  13. Pingback: Non c’è due senza tre: ancora glifosato. | il blog della SCI

  14. Pingback: Ma insomma il glifosato è o non è cancerogeno? | La Chimica e la Società

  15. Pingback: Glifosato: dove siamo? Parte prima: alcuni fatti. | La Chimica e la Società

  16. Pingback: A volte ritornano. La battaglia del glifosato. | La Chimica e la Società

I commenti sono chiusi.