Le molecole della pubblicità: i saponi da barba.

Nota: si ricorda che le opinioni espresse in questo blog non sono da ascrivere alla SCI o alla redazione ma al solo autore del testo 

a cura di Mauro Icardi

La rasatura mattutina è un’operazione che molti uomini effettuano con regolarità. Per qualcuno a volte può diventare anche un fastidio, in particolare per chi si trova ad affrontare una barba cosiddetta “difficile”.
La barba come ogni altro tipo di pelo dell’essere umano è chimicamente composto da cheratina, una proteina filamentosa ricca di zolfo molto stabile e resistente. Viene prodotto negli strati profondi dell’epidermide e migra verso gli strati superiori fino ad addensarsi in cellule cornee che hanno perso il nucleo. Sono in sostanza cellule morte molto ricche di cheratina e quindi molto dure e resistenti.

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La stessa parola cheratina deriva dal greco kèratos che significa corno.
Tra gli uomini che si radono la percentuale di chi usa il rasoio elettrico, rispetto a chi preferisce il rasoio a mano e la schiuma da barba è sostanzialmente suddivisa al 50%. Dopo il grande successo del rasoio elettrico negli anni cinquanta, dai primi anni 60 si è assistito ad un graduale ritorno della rasatura ad umido.
Per questi ultimi a dispetto di quanto viene decantato negli spot pubblicitari e a fronte dell’aumento nel tempo del numero delle lame nei rasoi usa e getta, tagliare via peli molto corti dal volto non è un’operazione del tutto indolore.
Le cellule dei peli della barba non contengono alcuna struttura vivente che possa mandare stimoli dolorosi al cervello. Sfortunatamente non è così per le cellule epidermiche che si trovano vicino ai pori dai quali i peli fuoriescono. In realtà il pelo della barba viene scalfito ed inciso, prima di venire strappato via parzialmente. A consolazione degli uomini che si radono (tra cui chi scrive) bisogna ricordare che per le generazioni passate era anche peggio. Alessandro Magno voleva che i suoi soldati fossero rasati, in maniera che in combattimento i nemici non potessero afferrarli per la barba. Ma per rasarsi venivano offerti rudimentali pugnali di bronzo oppure pezzi di selce limati.

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I Romani non conoscevano unguenti o oli per il volto, e nel XV secolo Luigi XI promosse l’uso del rasoio a lama che fu molto presto ribattezzato tagliagola. La stessa etimologia della parola rasoio deriva da radère cioè “raschiare”.
La rasatura a secco è difficoltosa per la rigidità della cheratina, e per la presenza intorno al pelo di grasso e sporcizia. Quindi si ammorbidisce lo strato esterno del pelo con acqua e con prodotti che sciolgano il film lipidico e facciano rigonfiare la cheratina. La vecchia ciotola del barbiere conteneva di solito un sapone costituito da idrossido di sodio e di potassio con una miscelazione di stearina e olio di cocco.

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Stearina

Erano comuni anche i saponi solidi di forma cilindrica (che ho personalmente utilizzato durante il servizio militare). I saponi da barba di alta qualità per la maggior parte sono triple-milled. Che vuol dire? Il sapone è un normale sapone ottenuto per reazione di saponificazione che viene poi finemente disperso con un’operazione di fresatura, schiacciato e amalgamato in un macchinario a rulli ottenendo una pasta, e la procedura viene ripetuta per tre volte. In questa maniera si distribuiscono uniformemente le eventuali fragranze e i profumi che possono essere presenti nella formulazione.

saponidabarbaQuesta lavorazione conferisce una migliore qualità e una durata di gran lunga superiore (un buon triple-milled usato senza sprechi può durare a lungo e compensare il maggior costo rispetto ad una crema o una schiuma da barba). L’origine di questo prodotto ça va sans dire è francese perchè il metodo della tripla macinazione proviene dai maestri saponieri di Francia.

Le creme da barba sono normalmente costituite da saponi potassici e trietanolamminici e spesso nella formulazione si trovano componenti che hanno il compito di proteggere lo strato grasso della pelle (vaselina e lanolina) e prodotti idratanti come la glicerina.
Anche le creme da barba non schiumogene hanno composizione simile, contengono eccipienti come gli alginati e sali a reazione alcalina quindi molto ammorbidenti come i fosfati.

I saponi da barba spray, cioè le schiume da barba contengono nella loro formulazione molta aria inglobata, ingrediente di fatto di bassissimo costo e che troviamo in moltissimi prodotti industriali, come gelati e dentifrici. Nel caso della schiuma da barba garantisce la spumosità, mentre nel caso dei gelati ad esempio agisce da cuscino termico rallentandone lo scioglimento. In ogni caso l’aria è utilizzata per aumentare il volume di un prodotto industriale, e qualunque ingrediente come questo rende decisamente redditizia la produzione.
Ma non solo, in una schiuma da barba possiamo trovare anche propellenti che di solito sono di solito butano, isobutano e propano che hanno la funzione di gonfiare la schiuma appena si preme il pulsante del barattolo per farla fuoriuscire.

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Ovviamente si trovano saponi come base nella formulazione per i rigonfiamento del pelo, di solido a base di acido palmitico e stearico.

Durante la rasatura se si verificano piccole perdite di sangue è diffuso l’uso dello stick emostatico che normalmente è allume, solfato di alluminio e potassio KAl(SO4)2 .12 H2O con l’aggiunta di agenti antibatterici.
Anche per la rasatura a secco possono essere usati prodotti prerasatura. Per esempio le polveri a base di talco, stearato di magnesio o di zinco e agenti neutralizzanti quali il carbonato di calcio vengono usate per la loro proprietà astringenti in caso di pelle umida o grassa. La stessa funzione viene espletata dai prodotti in gel che sono ad alta percentuale alcolica (per lo più composti da etanolo). L’etanolo ha azione rinfrescante e ovviamente disinfettante. Ma in questo tipo di prodotti compaiono anche le imidazoline, Imidazole_chemical_structure

composti eterociclici derivati dall’imidazolo che hanno azione vasocostrittrice e provocano la contrazione del muscolo erettivo pilifero.

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Al termine dell’operazione di rasatura solitamente si usano prodotti dopobarba perché date le premesse è improbabile che l’operazione di rasatura non abbia lasciato irritazione, cioè un parziale danneggiamento dello strato cutaneo esterno. I prodotti dopo barba devono quindi avere funzione lenitiva e ripristinare lo strato acido cutaneo danneggiato. La composizione di questi prodotti di solito prevede insieme all’etanolo anche percentuali di acidi deboli come lattico, citrico o tartarico che servono a ripristinare il normale valore del pH epidermico. Per aumentare la sensazione di freschezza vengono aggiunti estratti al mentolo o prodotti canforati che hanno anche un blando effetto anestetico, così come la benzocaina.

315px-benzocaina_struttura-svgCome si può vedere una semplice operazione di rasatura può diventare anche uno strazio, più che un piacere (e questo mi fa venire in mente i tormenti femminili per problemi di epilazione, tra creme depilatorie e cerette).

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Ma se queste piccole mutilazioni quotidiane vanno oltre la sopportazione si può sceglier di fare come gli antichi romani. Essi per due secoli sopportarono l’uso di dure e ben poco affilate lame di ferro per radersi, fino a quando l’imperatore Adriano riuscì ad escogitare un’efficace stratagemma per ridurre le pene provocate dall’uso di queste lame. Si fece semplicemente crescere la barba, incoraggiando i sudditi a fare altrettanto!

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