Claudio Della Volpe
In questi giorni circola sui giornali una notizia su una famiglia di Desio che dopo una vacanza ha scoperto di essersi avvelenata col tallio; due dei componenti, padre e figlia, entrambi anziani sono deceduti e ce ne spiace, ovviamente.
Ma sono qui a scrivere di questo episodio di cronaca sia perchè ha a che fare con la chimica sia (soprattutto) per il modo in cui i giornali grandi e piccoli ne parlano stavolgendone il senso e inventandosi addirittura notizie inesistenti.
Il Tallio è un elemento del gruppo 13/III, elemento pesante, ma con lo stesso stato ionizzato principale +3 di Boro ed Alluminio; ma come anche gli elementi più pesanti di questo gruppo Gallio e Indio, il Tallio aggiunge uno stato +1. Le dimensioni dello ione +1 sono simili a quelle del Potassio e qua starebbe il busillo del Tallio. Il Tallio è considerato un potentissimo veleno, anche se l’esatto meccanismo rimane ancora sconosciuto; le ipotesi più significative sono le seguenti: alterazione del metabolismo del glutatione, stress ossidativo e alterazione della omeostasi del potassio.
Questi meccanismi sarebbero giustificati dicevo dalla somiglianza delle dimensioni ioniche dello ione Tl+ e dello ione K+.
Come sapete le dimensioni ioniche non sono banali da stimare e dipendono da una serie di fattori complessi, dovendo anzitutto chiarire se ci si riferisce alle dimensioni dello ione nel reticolo cristallino o in soluzione; ma ancora dipendono dal tipo di coordinazione. Evito dunque di prendere dati in giro da lavori sperimentali o programmi di calcolo per “provare”, come è scritto anche su wikipedia, che i raggi sono simili o perfino uguali.
Secondo me si tratta piuttosto di un “comportamento” analogo, che inganna almeno sul breve periodo alcuni dei meccanismi di discriminazione della cellula. Alla fine si tratta di reazioni specifiche che consentono di usare l’uno o l’altro ione; se la somiglianza è sufficiente il Tallio passa la reazione ma viene poi scambiato nei processi successivi dove però la somiglianza è inferiore e di qua parte l’effetto di avvelenamento.
Ci vogliono giorni o perfino settimane perchè le differenze si manifestino e portino a situazioni molto pericolose e mortali; per questo motivo il Tallio viene considerato un veleno perfetto, il veleno dell’avvelenatore, che consentirebbe di uccidere e fuggire senza destare sospetti.
Il sale più comune è il solfato di Tallio, che è anche insapore ed è stato usato come topicida per un certo periodo. Ma è un sale e dunque una sostanza ben poco volatile; perchè faccio notare questo?
Vediamo cosa hanno scritto i giornali:
Il Corriere della Sera del 30 settembre:
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_settembre_30/avvelenata-tallio-62enne-coma-colpa-escrementi-piccione-b83b0a50-a5e1-11e7-8477-789085dabc53.shtml
“Da venerdì sera i carabinieri di Desio stanno indagando per capire come la famiglia possa aver inalato il tallio. Secondo una prima ipotesi, la sostanza potrebbe essere stata usata per una campagna di disinfestazione dei campi vicino all’abitazione. Ma forse è più probabile che l’avvelenamento sia stato provocato da un’esposizione prolungata a escrementi di piccione, che contengono sostanze altamente tossiche, tra cui il tallio, come confermato da ricerche dell’Oms. L’infestazione di piccioni sarebbe avvenuta nel fienile della casa-vacanza. Le esalazioni delle sostanze contenute negli escrementi, inalate per un tempo prolungato, potrebbero essere state la causa dell’avvelenamento.”
Pensate un pò! Esalazioni di un sale provenienti dagli escrementi di piccione? A parte che se gli escrementi fossero così velenosi i primi a risentirne sarebbero i piccioni, per i quali il Tallio è altrettanto velenoso che per noi. E’ una notizia che è stata poi destituita di ogni fondamento, ma non si sa come l’abbia avuto e da chi questo fondamento. L’OMS avrebbe detto che il tallio è contenuto negli escrementi di piccione?
Giuro che ho cercato come un pazzo ma ho solo trovato lavori vari in cui l’OMS ha usato il contenuto di tallio nel corpo o nelle feci degli animali (fra i quali anche i piccioni) per provare che certi impianti (per esempio i cementifici) inquinano l’ambiente in termini di metalli pesanti; per esempio qui: http://www.townsendletter.com/Jan2016/thallium0116_3.html oppure qui
Oh la fantasia del Corrierone!
Il Secolo XIX addiritura titola:
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2017/09/30/ASuGX4hJ-piccioni_escrementi_uccidere.shtml
I piccioni possono uccidere: donna in coma per aver inalato i loro escrementi
“In un primo tempo i medici avevano pensato che la causa dell’avvelenamento delle due donne fosse un topicida, che le due donne tenevano evidentemente in casa a Nova Milanese. Il tallio, infatti, è una sostanza contenuta in alcuni topicidi. Analisi più approfondite da parte di carabinieri di Desio, su input della direzione sanitaria, hanno consentito di accertare, però, che le due donne erano state per un periodo prolungato in una casa-vacanze di famiglia, in campagna in provincia di Udine, nel cui fienile stazionano decine e decine di piccioni. I responsabili sanitari hanno riferito che il tallio si trova anche negli escrementi di piccione.”
Un metabolismo piccionesco contente tallio è una invenzione altamente creativa!
Anche perchè il Tallio non è un elemento comune in natura e dunque i poveri piccioni (che a me non stanno molto simpatici, topi con le ali) avrebbero avuto difficoltà a reperirne; ma certo poi avrebbero potuto anche avvelenare tutti i turisti di Piazza San Marco che da anni si respirano polvere di escremento di piccione!
Per uccidere ci vogliono alcuni mg pro chilo e dunque un mezzo grammo assorbito dalla polvere attraverso gli escrementi di piccione? Ma nemmeno se fossero fatti di tallio puro! Oh poveri noi!
Ragionevolmente il tallio può trovarsi in agenti topicidi, ma dovrebbero essere antiquati poichè l’UE lo ha escluso da questo uso proprio per la sua infida natura.
Potrebbe essere presente nell’acqua potabile o esserci stato erroneamente aggiunto attraverso l’uso di prodotti illegali, di cui casomai qualcuno si è liberato; potrebbe essersi trovato sparso su vegetali usati poi per l’alimentazione; le ipotesi ragionevoli non mancano; colpisce però che le prime ad esser fatte siano state quelle impossibili: esalazioni di sali e metabolismo del tallio nei piccioni.
Ancora più sicuro il Gazzettino:
I piccioni si sa sono veramente pericolosi spargitori di tallio!!!! Una scoperta da IGNobel!
Piano piano la verità si farà strada: i piccioni non c’entrano, ne sono sicuro: qualcuno avrà usato o scaricato un topicida o un insetticida in modo improprio avvelenando cibi o acqua; non vedo alternative. Anche la possibilità di una fonte naturale di Tallio appare alquanto difficile; nel mondo esiste una sola miniera di tallio, in Macedonia dove si scava la lorandite; in genere viene estratto come sottoprodotto di altre azioni minerarie oppure come sottoprodotto industriale (dall’arrostimento dellla pirite).
Conclusione: ma i giornali o chi li informa non potrebbero imparare un po’ di chimica prima di comunicare? O quanto meno rivolgersi a chi ne sa di più?
Fatemi chiudere con una quasi battuta; sembra che durante la guerra fredda l’FBI abbia considerato la possibilità (ma poi vi abbia rinunciato) di avvelenare Fidel Castro con il tallio, sparso nelle scarpe; pare che uno degli elementi del piano fosse che il tallio avrebbe potuto far cadere i peli della barba di Fidel, un effetto collaterale; ma dato che questo effetto arriva solo dopo un lungo avvelenamento il vantaggio mediatico non era poi così notevole per lottare contro i barbudos.
Ecco questa probabilmente è una bufala, ma date quelle di chimica che ci propinano i giornali, sono sicuro che nessuno me ne vorrà male.
Anche Repubblica parla di esalazioni derivanti da escrementi di piccioni….
http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/09/30/news/monza_avvelenamento_tallio_veleno_topi_donna_in_coma-176933465/?ref=search
finchè ai licei la chimica non sarà insegnata da chimici ne vedremo delle bufale!!!!!
Ma questi giornalisti fanno un minimo di controllo sulle notizie che pubblicano? E fanno anche un esame per iscriversi all’ordine!! Come diceva Totò, “mi scompiscio”
Mi sono sempre chiesto se questi ignoralisti (e non solo loro) che confondono acido con basico, virus con batterio, CO2 con inquinante velenoso, ed altro (tanto è scienza, insomma poi non è necessario essere così precisi, basta aver dato l’idea) quando scrivono e parlano di PIL e di debito pubblico, sono certi di non fare confusione anche qui?
Confesso di avere letto solo i titoli; non mi sono preso la briga di leggere l’articolo, certo come ero della “bufala” inventata dai nostri giornalisti sempre digiuni di chimica.
Gentilissimi, mi associo al virtuoso sdegno.
Verosimilmente le “esalazioni” cui fanno riferimento gli sventurati cronisti, privi della debita istruzione scientifica, sono in realtà “polveri inalabili”, ovvero -se lo scenario proposto è attendibile- le feci dei volatili. Appunto le feci sono, anche nell’uomo, la via, lentissima, di eliminazione. Quanto sia un metallo subdolo, che non viene eliminato se non nel corso di molti mesi, o anni, è descritto in questo interessante resoconto di un caso clinico (CLIN.CHEM. 36/8,1506-1509; 1990). Le considerazioni tossicologiche che può fare un chimico sono interessantissime, ai limiti della “fantasia”! Basterebbe pensare al fatto che Tl(I) ha si il medesimo raggio ionico dello ione Potassio, ma pesa 5 volte di più. Ad esempio, quando si “incastra” nel sito dell’antiporto Na+/K+ verosimilmente non ne esce più (cosa direbbe un vero teorico della vibrazione IR di un atomo così pesante che “vede” un intorno di atomini di Ossigeno o Azoto?). E così un atomo si “mangia” una pompa, e di atomi, anche in una pochissimo-mole (quelle che noi analisti amiamo …) ce ne sono tranti, tanti, tantissimi …! E per accoppare un cristiano non occorre segare tutte le nostre 10 alla 14 cellule, ne bastano molte meno, per il biglietto di sola andata.
Guardare alla tossicologia con i nostri occhi molecolari è sempre un godimento …!
Grazie e buona pausa,
FMRubino
Il modello della cattura irreversibile del Tallio è uno di quelli gettonati (anche se non confermati ancora per bene) perchè il rapporto fra dosi trovate nei tessuti e dosi escrete è alto anche se alcuni siti riportano che entro pochi giorni metà del tallio viene escreto; c’è anche il modello dell’interazione con gruppi -SH che sarebbe irreversibile ed avrebbe effetto sulla conformazione proteica; diciamo che molto grossolanamente ho trovato in letteratura negli animali 10 milligrammi pro kilo nei tessuti per uccidere, dunque almeno 500mg totali e dosi di microgrammi per litro o chilo nelle escrezioni di animali intossicati ; questo rende ancora più incredibile che l’inquinamento si propaghi da una specie all’altra; per ingurgitare centinaia di milligrammi dalla polvere delle feci che ne contiene microgrammi per chilo uno dovrebbe respirare per settimane a pieni polmoni aria ben satura, il che appare poco credibile. Ma anche se fossero microgrammi per chilo di feci sarebbe difficile. Più credibile l’inquinamento di acqua o cibo, almeno secondo me.
Se io fossi il magistrato che conduce l’inchiesta fare analizzare parecchi campioni di possibili cibi ed acqua consumati dalle vittime, nonchè se avessero avuto un orto, di piante e terreni dell’orto.
Quella del guano di piccione nel quale si producano composti (presumibilmente volatili) del tallio ingerito dai piccioni in tali quantità da uccidere gli uyomini ma senza che i piccioni ne risentano mi sembra veramente una fantasia fervida.
Ma hanno fatto analisi post-mortem di sangue etc dei deceduti per certificare il tasso di tallio o la cosa si basa solo sui sintomi manifestati ? A che laboratorio si sono affidati ?
Stefano Antoniutti
Tempi duri per i piccioni…. accusati persino di terrorismo, lo Stato Islamico ne manderá stormi ad avvelenare le nostre cittá ma niente panico, le esche avvelenate (al tallio) per combatterli sono giá pronte…niente paura!!
Pare che avessero stipato delle patate dove era stato buttato del topicida….
Ho passato gli ultimi anni a contatto con migliaia di piccioni, soprattutto di strada.
prendo qualche malattia solo quando scendo giù in città a contatto con gli altri esseri umani.
Vorrei correggere un passaggio: l’IG-Nobel è una cosa seria, perchè non istituiamo l’IGNOR-Nobel della chimica per i giornalisti (e i giornali) che se lo meritano?
Questi potrebbero essere i primi candidati!
Saluti
Tiziano
Questi animali non sono aggressivi è hanno una vita durissima: ci mancava solo questo…io non so cosa dire per me sono come i colombi, non fategli del male!
Alla notizia ho chiamato un centro di chimica mi hanno quasi riso in faccia per l’imbarazzo e sono rimasti sbigottiti per tanta disinformazione, eppure tutti, tutti i giornali hanno detto così, e adesso alla gente chi glielo spiega che non è vero…
A parte il fatto che l’omicidio con il veleno per topi… che certo non è attuato dai piccioni: ma noi che ne sappiamo di come sono andate le cose…
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