Mauro Icardi
Ad inizio dicembre un noto quotidiano italiano ha pubblicato un articolo nel quale si decantavano le “miracolose” proprietà di un prodotto denominato “Terrawash”. Prodotto che prometteva e promette di essere un detergente biologico, non inquinante. Mentre leggevo l’articolo qualcosa mi ha fatto pensare di voler approfondire i termini della questione. Prima osservazione, che occorre ripetere è come gli articoli pubblicati sui quotidiani e che trattano temi tecnici, e specificatamente chimici abbiano sempre titoli fuorvianti. Ormai è una situazione alla quale credo ci stiamo purtroppo abituando. Sappiamo che se qualcuno viene ustionato con soda caustica probabilmente il titolo potrà essere “Sfigura il rivale in amore con l’acido”.
Tornando al prodotto miracoloso una ricerca in rete mostra una pagina nelle quali sono elencati i motivi per i quali si dovrebbe utilizzare questo prodotto. Contenuto in un piccolo sacchettino riutilizzabile per più lavaggi. Si parla di magnesio purificato, si decantano le proprietà e poi si dice che il prodotto detergente è privo di sostanze chimiche.
Qui la riflessione è ovviamente doverosa. Posso immaginare che chi ha redatto il foglio illustrativo usi ogni strategia per venderlo. E per far breccia utilizzi la mai sopita chemofobia. Ma qui c’è una confusione ed una leggerezza che sfiorano l’umorismo. Il magnesio viene prodotto industrialmente per elettrolisi di cloruro di magnesio. Una tecnica consolidata di chimica industriale.
Se si va a leggere sul sito dell’azienda https://www.terrawashmg.com/how-it-works-1 viene spiegato il meccanismo per cui il prodotto sarebbe un ottimo detergente.
Magnesio che liberando idrogeno in acqua calda (in realtà all’ebollizione) “forma acqua alcalina ionizzata che facilità l’eliminazione dello sporco dai tessuti”. Il termine acqua ionizzata è molto di moda, basta fare ricerche in rete per rendersene conto.
Mgs) + 2 H2O(l) → Mg++(aq) + 2 OH–(aq) + H2(g)
Il meglio però deve ancora venire. Il prodotto non agirebbe come un normale tensioattivo in commercio, cioè diminuendo la tensione superficiale dell’acqua per aumentare la bagnabilità dei tessuti. In realtà la sua caratteristica sarebbe quella “di ridurre le dimensioni delle molecole d’ acqua” o dei loro “clusters” i loro gruppi, che diverrebbero più penetranti. Il motivo sarebbe aver “incontrato” la più piccola molecola di idrogeno!
In realtà tutto si riduce appunto a produrre idrogeno gassoso, un poco di idrossido di magnesio che è poco solubile (il vecchio latte di magnesia) ed ha certamente meno efficacia sgrassante della soda caustica che è uno dei componenti dei normali saponi.Continuando a indagare sul prodotto si scopre che nelle indicazioni di uso però, non si esclude la possibilità di utilizzare normale detersivo insieme al prodotto.
Tutta la cosa una volta vista con un poco di attenzione si rivela per quello che è.
Una assurdità. Una “palla”, una bufala.
Il tutto probabilmente dovuto al fatto che, oltre ad essere chemofobici, stiamo diventando un po’ tutti maniaci della pulizia. E’ pur vero che sono state proprio le schiume dei tensioattivi a dimostrare palesemente negli anni 70 che lo stato dei fiumi era pessimo. Ed in quel periodo eravamo bombardati da pubblicità di ogni tipo che ci invitavano ad avere il bianco più bianco. Sono passati decenni, e lo sviluppo impetuoso di catene di supermercati che vendono esclusivamente prodotti per la detergenza e che si sono moltiplicate e tornano a bombardarci con pubblicità continue.
Probabilmente questo prodotto avrà forse un minimo effetto igienizzante, nulla di più. Ma sfrutta ancor una volta alcune delle idee preconcette che tutti abbiamo. E mi ricorda una vicenda simile per certi versi: quella delle “Biowashball”, “Palla Linda” ed altre con nomi simili che promettevano la stessa cosa. Ridurre l’uso di detersivi, ma che in realtà non avevano alcuna efficacia pulente.
Converrà ritrovare il senso critico perduto, per non credere a chiunque proponga soluzioni miracolose, oppure semplici quando i problemi sono complessi. Ultima annotazione su questa vicenda. L’azienda produttrice sembra essere giapponese, mentre il quotidiano riportava la notizia che il Terrawash fosse invenzione di un imprenditore risicolo italiano. Serve dire altro?
Si Mauro, quando vedo catene di negozi dedicati ai detergenti mi ribolle il sangue. Abbiamo trasformato l’igiene in ideologia. La usiamo troppo in casa, privando i bambini del necessario contatto con gli antigeni (nel periodo giusto per diminuire il rischio di sviluppare allergie) e troppo poco negli ospedali dove dovremmo essere intransigenti per non fare entrare i malati a contatto con i germi multi resistenti che li prosperano. Ciao
La cosa bella è che i più spermofobici (ossessionati dalla paura dei batteri) che io conosca siano i laureati in farmacia o biologia, cioè coloro che che dovrebbero insegnare l’igiene a ignoranti e/0 laureati in altre discipline …
Classica bufala, riconoscibile in anticipo dell’ottima analisi chimica, grazie marketing copia & incolla che ricicla gli stessi ‘concetti’ per qualsiasi prodotto. Ad esempio i ‘cluster’ di molecole sono un ‘argomento’ abusato anche dai tubi magnetici per ridurre i consumi e le emissioni di qualsiasi motore a combustione interna.
A proposito dell’eventuale potere “igienizzante” degli ioni Mg++ e OH-, il dott. Ignác Fülöp Semmelweis (1818 – 1865) è stato il medico ungherese che si meritò l’appellativo di “salvatore delle madri” perché scoprì che bastava imporre che gli studenti in medicina e i medici stessi, prima di visitare le puerpere, si lavassero le mani con una soluzione di CaCl2 abbatteva il tasso di morti per febbre puerperale nei reparti di ostetricia che si registravano in quegli ospedali che, modernamente, avevano istituito, per primi, i dipartimenti di anatomia patologica in cui il personale medico, studiando le patologie manipolando coloro che ne erano state le vittime, s’infettava e, successivamente, trasmetteva l’infezione visitando le pazienti in corsia (Streptococcus pyogenes). La storia di questo geniale medico è tragica perché lottò per tutta la sua vita contro l’ottusità dell’ambiente medico dell’epoca (ebbe solo pochi amici che lo sostennero fino alla fine) che non seppe riconoscere le verità scientifiche e i meriti di questo “sfortunato” protagonista della medicina. Nell’istituto in cui lavoro, questo anno, alcuni allievi della classe quinta del mio corso di biotecnologie sanitarie han proposto di studiare, sperimentalmente, l’attività antibatterica della soluzione salina proposta da Semmelweis. E’ probabile che estenderanno le ricerche anche ad altri sali, magari quelli di magnesio.
PS (La tesi di laurea di Celine è proprio la storia di questo medico, della sua scoperta e dell’ambiente medico del tempo)
Un cordiale saluto
Sono una biologa, quindi non posso esprimermi come un’esperta di chimica, però proprio in quanto biologa ho avuto spesso a che fare con la complessità ed imprevedibilità del comportamento dell’acqua. Per questo, pur trovando ben poco convincente le decantate meraviglie di Terrawash, mi permetto di aspettare ulteriori studi prima di affermare con certezza che si tratta di una vera “bufala” o non soltanto una commercializzazione prematura di un prodotto che magari può davvero produrre qualche risultato.
In particolare, come riportato nell’articolo di Icardi, i produttori affermano che “le molecole d’acqua si presentano in genere sotto forma di clusters” e che “è facile immaginare che i cluster si riorganizzino in forme più piccole” se messe in contatto con un eccesso di idrogeno, che verrebbe prodotto dalla presenza di magnesio.
Certo, il fatto che si debba “immaginare” qualcosa non contribuisce ad aumentare la credibilità del prodotto, però che l’acqua liquida presenti molecole aggregate in clusters è ben noto, ed è altresì noto come i cluster di molecole d’acqua possano avere forme e dimensioni differenti, nonché differenti caratteristiche legate alle proprietà dei legami a idrogeno possiobili (Theoretical Investigation of Normal to Strong Hydrogen Bonds, Pak, Lee, Kim, Kim, and Kim, Structural Chemistry, Jun 2005)
Al momento non consiglierei certo di spendere circa 50 euro per acquistare un prodotto che renda l’acqua “più penetrante”, ma aspetterei i risultati di ulteriori ricerche prima di escludere che prodotti del genere possano in futuro venir realizzati.
Sono una biologa, quindi non posso esprimermi come un’esperta di chimica, però proprio in quanto biologa ho avuto spesso a che fare con la complessità ed imprevedibilità del comportamento dell’acqua. Per questo, pur trovando ben poco convincente le decantate meraviglie di Terrawash, mi permetto di aspettare ulteriori studi prima di affermare con certezza che si tratta di una vera “bufala” o non soltanto una commercializzazione prematura di un prodotto che magari può davvero produrre qualche risultato.
In particolare, come riportato nell’articolo di Icardi, i produttori affermano che “le molecole d’acqua si presentano in genere sotto forma di clusters” e che “è facile immaginare che i cluster si riorganizzino in forme più piccole” se messe in contatto con un eccesso di idrogeno, che verrebbe prodotto dalla presenza di magnesio.
Certo, il fatto che si debba “immaginare” qualcosa non contribuisce ad aumentare la credibilità del prodotto, però che l’acqua liquida presenti molecole aggregate in clusters è ben noto, ed è altresì noto come i cluster di molecole d’acqua possano avere forme e dimensioni differenti, nonché differenti caratteristiche legate alle proprietà dei legami a idrogeno possiobili (Theoretical Investigation of Normal to Strong Hydrogen Bonds, Pak, Lee, Kim, Kim, and Kim, Structural Chemistry, Jun 2005)
Al momento non consiglierei certo di spendere circa 50 euro per acquistare un prodotto che renda l’acqua “più penetrante”, ma aspetterei i risultati di ulteriori ricerche prima di escludere che prodotti del genere possano in futuro venir realizzati.
Buongiorno Mauro,
Mi chiamo Giuseppe Re e con la ditta The Wellness Store sono importatore in esclusiva di TerraWash per l’Italia. Mi ha fatto piacere leggere il tuo articolo, che analizza e valuta TerraWash in base alla descrizione e alle potenzialità lette sul sito.
Da 30 anni mi occupo di esportazione di riso e a Febbraio mi trovavo alla fiera Biofach di Norimberga proprio per la mia attività nel settore risiero. Per caso mi sono imbattuto in uno stand di un Giapponese che vendeva degli strani sacchettini ripieni di palline di Magnesio, il TerraWash. Mi ha spiegato il funzionamento, mi ha incuriosito e ne ho comprato uno. Lo abbiamo provato a casa e ci è sembrato funzionasse bene. Ne ho comprati altri 20 e li ho distribuiti a 20 persone diverse chiedendo loro di provarlo per 1 mese. Tutti mi hanno dato riscontri positivi e quindi, siccome in Italia non avevano ancora nessun distributore, abbiamo deciso di costituire la società The Wellness Store per l’importazione in esclusiva e la distribuzione di TerraWash sul territorio Italiano.
Secondo il produttore Giapponese (ma questo non è un aspetto dimostrabile scientificamente) è molto probabile che le particelle di idrogeno liberate da TerraWash vadano a rompere i gruppi (clusters) di molecole d’acqua riducendoli in gruppi più piccoli che facilitano la penetrazione dell’acqua nei tessuti. Tuttavia questa è una caratteristica secondaria di TerraWash. La caratteristica più importante (e questa invece è facilmente testabile e lo dimostriamo anche durante le fiere) è la capacità di TerraWash, a contatto e con il movimento dell’acqua, di alzare il pH ad un livello di circa 10,5, quindi di creare un’acqua alcalina che ha la stessa capacità di lavaggio di un tradizionale detersivo mentre è molto più efficace dei tradizionali detersivi nella rimozione degli odori.
Le vendite di TerraWash finora sono state molto limitate perché non abbiamo molto tempo a disposizione e soprattutto nessuna esperienza in questo settore. Si stanno occupando della promozione e della vendita di TerraWash mio figlio Andrea (classe 1996, che sta ancora frequentando l’Università) ed il sottoscritto (che è impegnato 10 ore al giorno con l’attività di esportazione di riso). Finora il miglior canale pubblicitario è stato il passaparola.
Abbiamo partecipato ad alcune fiere (Sana a Bologna, Biolife a Bolzano e World Allergen a Padova). Tramite l’addetto stampa della fiera World Allergen di Padova siamo stati contattati per una intervista da un giornalista di Vercelli de “La Stampa”. Abbiamo parlato di TerraWash e di come l’abbiamo conosciuto e l’articolo, inizialmente previsto per la pagina locale di Vercelli, in redazione è piaciuto e hanno deciso di pubblicarlo sulla pagina nazionale. Per fortuna siamo riusciti ad avere dal giornalista una copia dell’articolo il giorno prima della pubblicazione e per fortuna abbiamo potuto correggere un paio di errori importanti (mi è sfuggito Colonia dove si tiene la fiera Anuga invece di Norimberga dove ha luogo la fiera Biofach). Purtroppo ne’ noi ne’ il giornalista abbiamo potuto vedere il titolo prima della pubblicazione. Nell’intervista io non ho detto al giornalista che TerraWash è una mia “invenzione”, semmai la mia è stata una “intuizione” che se TerraWash è venduto con successo da circa 6 anni in Giappone potrebbe funzionare anche in Italia.
Qualche mese fa’ abbiamo presentato TerraWash ad un nostro cliente Tedesco che fornisce riso a supermercati biologici e anche per loro i test effettuati sono risultati sorprendenti e positivi. Dopo aver effettuato i test, questa ditta ha recentemente concluso un contratto di esclusiva per l’importazione di TerraWash per tutto il mercato Tedesco.
Io non ho nessuna conoscenza e nessuna esperienza in campo chimico, però vedo che chi utilizza TerraWash da qualche mese ci sta dando riscontri positivi e questo, credimi, continua a sorprendermi ogni giorno perché ancora non mi sembra vero che si possa fare il bucato con un sacchetto contenente palline di magnesio, che si riutilizza per innumerevoli lavaggi e non danneggia la pelle e l’ambiente. L’acqua di scarico della lavatrice, il cui bucato è stato lavato con TerraWash, può essere utilizzata per bagnare i vasi di fiori o di pomodori . . . e non credo si possa fare la stessa cosa se si utilizza un tradizionale detersivo, anche se biologico.
Per concludere 2 precisazioni riguardanti gli aspetti chimici/tecnici. Abbiamo chiesto al Giapponese come viene prodotto il Magnesio contenuto nel sacchetto di TerraWash e questa è la sua risposta nella quale spiega che non è prodotto per elettrolisi (lascio in Inglese per evitare errori di traduzione):
“Yes, magnesium is produced industrially, but I rather say “extracted” instead of “produced” because produced is something making out of zero, but we are extracting magnesium out, not producing from zero. It is not from magnesium chloride, rather from Dolomite from earth itself. Electrolysis is used for extracting magnesium from sea water, but our case is Thermal reduction process is used”.
Per quanto riguarda invece le particelle di idrogeno le confermo che vengono liberate dalle palline di magnesio di TerraWash anche in acqua fredda e anche questo è facilmente dimostrabile con un semplice esperimento che abbiamo ripetuto più volte anche durante le fiere.
Ultima annotazione riguardante i premi ricevuti quest’anno da TerraWash:
– Blogger for Sana 2017 – Bologna (qui i prodotti vengono votati in base alla descrizione di un foglietto informativo)
– Gold Award Natexpo 2017 – Parigi. Premio miglior prodotto innovativo nella sua categoria (alla fiera del biologico Natexpo i prodotti in gara devono essere inviati circa 5-6 mesi prima della fiera e vengono votati da una giuria dopo averli testati)
Per il resto che dire: provare per credere, soprattutto considerando che se non si è soddisfatti si può restituire il prodotto entro 15 giorni dall’acquisto ed ottenere il completo rimborso di quanto pagato, incluse le spese di spedizione.
Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione.
Grazie ancora per l’attenzione.
Cordiali Saluti,
Giuseppe Re
The Wellness Store
http://www.thewellnesstore.it
Buongiorno Sig. Giuseppe.
Ho letto con attenzione la sua risposta. Credo che per approfondire e poter dare una valutazione oggettiva del prodotto servirebbero degli approfondimenti relativi a questo punto che riporto integralmente.
“Secondo il produttore Giapponese (ma questo non è un aspetto dimostrabile scientificamente) è molto probabile che le particelle di idrogeno liberate da TerraWash vadano a rompere i gruppi (clusters) di molecole d’acqua riducendoli in gruppi più piccoli che facilitano la penetrazione dell’acqua nei tessuti. Tuttavia questa è una caratteristica secondaria di TerraWash. La caratteristica più importante (e questa invece è facilmente testabile e lo dimostriamo anche durante le fiere) è la capacità di TerraWash, a contatto e con il movimento dell’acqua, di alzare il pH ad un livello di circa 10,5, quindi di creare un’acqua alcalina che ha la stessa capacità di lavaggio di un tradizionale detersivo mentre è molto più efficace dei tradizionali detersivi nella rimozione degli odori.”
Ecco qui sta il punto. Lei deve pensare che un chimico viene istruito a pensare in termini razionali. Quindi in ossequio al metodo scientifico le ipotesi se restano tali non hanno alcuna validità. Quindi sia il meccanismo dell’idrogeno sviluppato e dell’effetto sulle molecole d’acqua, che quello della detersione semplicemente alcalinizzando l’acqua suscitano alcune legittime perplessità. Quindi sarebbe interessante qualche informazione in più direttamente dal produttore per una valutazione oggettiva.
Cordialmente.
Mauro Icardi.
Tre commenti per il sig. Giuseppe:
1) il termine produzione si usa in genere per tutta l’industria chimica; NULLA viene prodotto da zero, né energia né materia dato che vale il principio di conservazione della massa; dunque l’osservazione del tecnico giapponese è vera ma un po’ ridicola; nessuno potrebbe sostenere che si produce dal nulla né noi lo abbiamo sostenuto; si tratta comunque di un processo di “estrazione” o di conversione di chimica INDUSTRIALE, come quelli che si usano nell’industria dei detergenti!! il magnesio è ottenuto sia per via elettrochimica che per via non elettrochimica, in Europa ed in USA il metodo elettrochimico domina, mentre attualmente il magnesio prodotto in Cina si ottiene principalmente con il metodo Pidgeon (http://www.essentialchemicalindustry.org/metals/magnesium.html) che è effettivamente non elettrochimico, però attenzione è comunque un metodo di chimica industriale “dura”; prevede la trasformazione della dolomite che è un carbonato in ossido emettendo CO2, gas serra, poi la sua riduzione con silicio puro ottenuto attraverso costosi metodi anch’essi industriali; dunque rivendicare che il Terrawash sia privo di sostanze chimiche come scrive la pubblicità è lo riconfermiamo una bufala totale.
2) il pH di 10.5 si può ottenere, è vero, dato che per litro implicherebbe pochi milligrammi alla volta di Mg, ma attenzione bastano anche milligrammi di ammoniaca o di soda caustica; che costano molto meno e che sono prodotte anch’esse dall’industria chimica come il magnesio; ne segue che anche qua la cosa ha poco senso; perché non usare soda o ammoniaca invece del più costoso magnesio? anche perché NON è il pH da solo a fare azione detergente, ma l’uso di molecole di detergente, cioè molecole di tensioattivo che ABBASSANO la tensione superficiale dell’acqua consentendole di formare micelle di tensioattivo che estraggono particelle di sporco dai tessuti, “intrufolandosi” per così dire fra l’acqua e lo sporco, abbassando la tensione interfacciale; se non ci sono detergenti l’azione della soluzione sia pur leggermente alcalina per favorire la idrolisi dei grassi presenti non è diversa da quella di qualunque altra soluzione alcalina col medesimo pH; dunque una soluzione alcalina per ammoniaca o soda caustica col medesimo pH ha lo stesso potenziale pulente, quasi nullo; infine direi che la SOLA ACQUA PURA del rubinetto calda ha un potenziale pulente che estrae una parte dello sporco quasi equivalente e molto basso; ci vuole il sapone per pulire bene le cose!
3) il ruolo richiesto dell’idrogeno è del tutto indimostrato; certo l’acqua è fatta di due quasi fasi una tipo ghiaccio e una di molecole non strutturate, ma i cluster di molecole d’acqua sono poco durevoli, durano frazioni di secondo (200 femtosecondi circa) non sono entità stabili e possono essere effettivamente favoriti o sfavoriti da ciò che si scioglie in acqua; personalmente ci feci una tesi 40 anni fa, conosco l’argomento a perfezione; l’idrogeno sfortunatamente non ha alcun potenziale di modifica significativa della percentuale di acqua strutturata o destrutturata, per cui la sua azione sulla percentuale o sulle dimensioni medie dei cluster d’acqua strutturata è del tutto inventata, le sue dimensioni sono troppo piccole e la sua solubilità troppo bassa per avere un effetto qualsivoglia
tecnicamente la pubblicità di Terrawash, tradotta in termini chimico-fisici sostiene che l’idrogeno molecolare costituisca un cosiddetto “caotropo non ionico”; tale proprietà dell’idrogeno è indimostrata, ma supponiamo che lo fosse; sfortunatamente per Terrawash tale proprietà implicherebbe che la tensione superficiale della soluzione AUMENTEREBBE (al contrario di quanto necessario per detergere come detto al punto 2) e dunque le sue proprietà detergenti peggiorerebbero. Conclusione Terrawash non può funzionare più di una soluzione acquosa qualunque a pH 10.5 e l’idrogeno molecolare sviluppato dal magnesio se fosse un caotropo potrebbe solo PEGGIORARE le capacità detergenti perchè aumenterebbe la tensione superficiale dell’acqua.
Infine per dimostrare l’effetto pulente specifico ci sono prove standard, ma comunque occorrerebbe provare a CONFRONTO con acqua pura, altre soluzioni al medesimo pH o con soluzioni standard di detersivo; al momento L’EFFETTO DI TERRAWASH è INDIMOSTRATO. Rimane il costo.
Cosa ne dite invece dei così detti vari Ècomodo, oxigenio, cleans tart? Riuscite a fare una giusta ricerca su questi marchingegni?
Alcuni dei marchi che ha citato sono ozonizzatori; l’ozono è un potente ossidante/sbiancante ed è usato nell’industria del lavaggio. Non è banale parlarne perchè gli aspetti sono numerosi: efficacia detergente, stabilità dei tessuti, sicurezza di impiego (l’ozono è una sostanza tossica a certe concentrazioni); vedremo più avanti; tengo conto della sua richiesta. Si tratta comunque di dispositivi costosi che implicano la totale sostituzione delle lavatrici attuali perchè i materiali delle comuni lavatrici potrebbero non sopportare l’ossidazione spinta e che finora sono stati usati solo nella grandi lavanderie professionali sostanzialmente per risparmiare sulla temperatura dell’acqua e per disinfettare con sicurezza. Stanno uscendo alcuni dispositivi di alta gamma che usano l’ozono; ma ripeto è un metodo da analizzare con attenzione per l’uso casalingo. La sicurezza d’impiego per gli utenti e la stabilità dei tessuti all’attacco dei radicali liberi prodotti dall’ozonizzatore sono gli aspetti chiave da considerare. Ci faccia caso Alice questi due aspetti sono trattati superficialmente o non considerati in tutte e pubblicità dei prodotti. Per quanto riguarda l’effetto pulente c’è da dire che l’ozono è un ossidante e dunque DA SOLO pulirebbe in modo diverso dai detersivi che abbassano la tensione superficiale come ho spiegato negli altri interventi; ora ossidare i legami chimici dello sporco si può fare ma non si può impedire che il medesimo effetto si abbia anche sugli altri legami, quelli del tessuto; da cui la mia domanda di prima: quanto sono stabili i tessuti naturali o sintetici a questo attacco ossidante? Non vedo analisi del problema nella pubblicità dei prodotti; ne cercherò in letteratura, dove già so che l’ozonizzazione industriale si usa per “invecchiare” i tessuti; capite? In fondo l’ozono è come l’ipoclorito uno sbiancante: voi sbianchereste tutto? Infine l’ozono è una sostanza chimica a tutti gli effetti prodotta in modo artificiale (tramite una scarica elettrica molto potente); quindi appena leggete che questi prodotti sono “senza chimica”, smettete di leggere perchè vi stanno raccontando una palla.
grazie mille dell’approfondimento, aspetterò volentieri altre informazioni al riguardo!
Questo post cade a fagiolo.
Poco fa mia moglie e vari amici, poco competenti in chimica ma non chemofofobi, mi hanno chiesto un parere. Ero diffidente ed avevo esposto le mie riserve,confermate in questo post, alla comitiva.
Ringrazio Mauro Icardi e mi riservo di scrivere ai produttori per chiarimenti condividendo il testo della corrispondenza in questo blog.
Buongiorno a tutti. In famiglia lo usiamo da diversi mesi… i capi vengono puliti? SI.
L’ho usato sempre da solo, sempre lavando a 30 o 40 gradi, senza pretrattare e senza aggiungere niente altro, e tutto il bucato è sempre uscito perfettamente pulito, senza profumi artificiali ma con un buon profumo di stoffa pulita. Serve altro?
Beh signor Donalisio lei vende tessuti mi pare; serve come minimo non avere conflitto di interessi; poi serve una prova scientifica, oggettiva non una esperienza in soggettiva; terzo se uno usa come ho scritto nella discussione una soluzione leggermente basica come Terrawash a 40°C qualcosa elimina, ma allora non vale la pena usare un prodotto così costoso basta una soluzione diluita di soda; è esattamente la stessa cosa, e costa molto meno; siamo seri, non abbiamo bisogno di troll ma di esperienze riproducibili e che evitino di dover comprare l’oggetto per fare la prova. Un materiale così ha un potere pulente bassissimo per motivi che ho spiegato nella discussione. Non si può riscrivere la chimica ad ogni palletta magica che esce in giro con la sua campagna pubblicitaria via media e in contrasto con tutto ciò che si sa; è un fake. Comunque contento lei usi pure il prodotto, lo metta nella sua pubblicità di azienda e dichiari di usarlo per lavare i prodotti che vende prima di venderli; casomai qualche ASL ci mette l’occhio, fa la prova e verifica se c’è igiene senza detersivo e a 30-40°C con una soluzione basica diluita. Il resto sono palle.
Grazie è l’unico articolo onesto sull’argomento!
Buonasera
Puo’ essere che ai primi lavaggi i panni vengano puliti,in pratica sui panni vi è una notevole quantità di residui di lavaggi precedenti,oltre a quelli presenti attaccati alle pareti della vasca della lavatrice. Ho fatto una prova,lavato i panni senza detersivo, Durante il lavaggio si vedeva molta schiuma,secondo me per le prime volte qualcosa lava,riutilizza i residui dei panni e della lavatrice.
la schiuma dimostra solo che ci sono delle sostanze ad azione tensioattiva; ma non è detto che siano detergenti, né che siano efficaci; fra l’altro ci sono batteri che producono sostanze ad azione tensioattiva, per esempio gli pseudomonas producono ramnolipidi; detto questo si, potrebbe anche essere che ci siano residui, ma allora vuol dire che si è lavato e sciacquato male prima