Vincenzo Balzani
Quando si riceve un riconoscimento, si è sempre contenti. In questo caso, lo sono in modo particolare perché è un premio che viene dall’Unesco e la motivazione stabilisce che viene assegnato in riconoscimento dei risultati raggiunti nelle scienze chimiche e dell’impegno per promuovere la collaborazione internazionale, la cultura scientifica e la necessità di uno sviluppo sostenibile.

È un premio che, anzitutto, riconosce il lavoro scientifico compiuto dal nostro gruppo di ricerca nei settori della fotochimica, chimica supramolecolare, nanotecnologia e conversione della energia solare in energia chimica. Si tratta di studi che abbiamo svolto collaborando con scienziati di molti paesi: Stati Uniti, Cina, Francia, Germania Svizzera e altre nazioni europee compresa la Russia, che è particolarmente coinvolta perché questo premio porta il nome di Dimitri Mendeleev, il chimico che ha inventato la Tavola Periodica, documento basilare della chimica moderna, come sanno tutti coloro che hanno frequentato un corso di chimica.
Fra i risultati scientifici che abbiamo ottenuto ricordo quelli che ci hanno portato a formulare un primo approccio integrato alla scissione dell’acqua in idrogeno ed ossigeno mediante l’azione della luce solare, processo che oggi viene condotto facendo l’elettrolisi dell’acqua mediante l’energia elettrica fornita dai pannelli fotovoltaici. Sviluppando e combinando assieme i concetti della fotochimica e quelli della chimica supramolecolare abbiamo creato congegni a livello molecolare capaci di trasmettere e elaborare informazioni (fili, interruttori, antenne, memorie, porte logiche, encoder, decoder) e sistemi supramolecolari che sotto l’azione della luce possono svolgere funzioni di tipo meccanico (pistone/cilindro, anelli rotanti, navetta, ascensore, scatole apribili). Sono le cosiddette “macchine molecolari” descritte in diversi nostri libri tradotti anche in cinese e giapponese e premiate nel 2016 con il conferimento del premio Nobel in Chimica a tre scienziati, con due dei quali abbiamo avuto una forte ed intensa collaborazione.
Mi sono interessato alla relazione fra scienza e pace, inserendo specificamente questo argomento nei programmi degli insegnamenti universitari di cui sono stato titolare e in un corso intitolato Scienza e Società, aperto anche alla cittadinanza. Da una ventina d’anni tengo sistematicamente seminari nelle scuole primarie e secondarie e, assieme a una ventina di colleghi dell’università di Bologna, ho costituito il gruppo energiaperlitalia con lo scopo di stabilire un dialogo aperto e costruttivo fra scienza e politica, sia a livello locale che nazionale, affinché venga riconosciuta l’urgenza della transizione energetica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili e l’assurdità di una crescita economica che ignori i limiti fisici del pianeta Terra.
Tantissimi complimenti!
Congratulazioni vivissime!
Le mie più sincere congratulazioni per i Suoi risultati scientifici e per l’impegno a favore dell’ambiente