E’ APERTA LA RACCOLTA DI FIRME PER LA PETIZIONE ALLA IUPAC per dare il nome Levio ad uno dei 4 nuovi elementi:FIRMATE!
https://www.change.org/p/international-union-of-pure-and-applied-chemistry-giving-name-levium-to-one-of-the-4-new-chemical-elements
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Nota: si ricorda che le opinioni espresse in questo blog non sono da ascrivere alla SCI o alla redazione ma al solo autore del testo
a cura di Claudio Della Volpe
Siamo nel 2016 e da quasi 100 anni festeggiamo la Giornata della Donna o Festa della Donna; la storia di questa celebrazione è complessa e contraddittoria, forse perchè il tema dei rapporti uomo-donna è complesso e contraddittorio.
Anche su questo blog abbiamo discusso ed affrontato il tema del rapporto uomo-donna, con qualche punta polemica.
Si vede che è un tema che porta a schierarsi, e anche su questo abbiamo raccontato delle storie (si veda qui e qui) che riguardano il caso della chimica .
Durante il 2015 noi soci della SCI abbiamo eletto il nuovo presidente per il triennio 2017-2019, e questo Presidente è in effetti una Presidentessa: Angela Agostiano.

Si tratta non solo della prima Presidentessa della SCI eletta, in una storia che ormai supera il secolo di durata (la SCI è stata fondata nel 1909), ma perfino della prima donna che si è candidata a questo ruolo.
E questa cosa mi ha dato molto da pensare. Anche se (probabilmente) non ve ne può fregar di meno vorrei raccontarvi brevemente perchè ho votato per Angela; credo che la cosa abbia un minimo di interesse.
Quando ero ragazzino leggevo molto spesso Selezione del Readers Digest, una rivista che piaceva tantissimo a mia madre, che era innamorata dell’”America” (America è o almeno era un sinonimo di USA); come molti italiani dopo la seconda guerra mondiale gli USA le apparivano come un modello sociale e politico da imitare e Selezione era una rivista che propagandava in molti paesi europei e nel mondo “il sogno americano”; ricordo di averci letto questa storia:
Una americana e una giapponese discutono fra di loro della festa della mamma e di quella del papà; l’americana chiede alla giapponese se festeggiano anche loro la festa della mamma e la giapponese risponde di sì, che la festeggiano nella stessa data in cui la si festeggia in America;”… e quella del papà?” -chiede l’americana. La giapponese risponde un po’ stupita: “Beh in Giappone ogni giorno è la festa del papà”.
Anche per un ragazzino della periferia di Napoli, una città che stentava ancora negli anni ‘50 a liberarsi delle ferite della guerra, era ovvio il senso; il Giappone era un paese in cui le donne non avevano lo stesso livello di libertà e di uguaglianza che in America.
Ora per quanto si possa essere critici verso la concezione della donna e dell’universo femminile che traspare dal consumismo dominante e importato proprio in quegli anni, attraverso il “sogno americano”, occorre riconoscere che c’è un salto di qualità estremamente positivo nella concezione della donna.

Parigi 1944

New York 1944
Amo molto la fotografia e vi propongo qualche foto di quegli anni su questo tema.

Roma 1944
Difficile trovare una foto in cui il soldato vincitore, in genere americano, baci una donna italiana; al contrario è famosa l’immagine di Ruth Orkin a Firenze, una ragazza americana nel 1951 per le strade della civilissima Firenze inseguita da sguardi e commenti di 15 maschi un pò beceri; fate voi.

Firenze 12 agosto 1951 “American girl in Italy” di Ruth Orkin la ragazza si chiamava Ninalee Craig, un’amica della Orkin; oggi avrebbe 88 anni.
In Italia le donne hanno di fatto potuto votare solo nel marzo 1946 alle prime amministrative; fino ad allora erano state assenti dalla scena politica nazionale, pur avendo partecipato vivacemente alla scena, non militavano che fra le comparse.
La Scienza non era diversa; la fotografia che compare a volte nella testata di questo blog è significativa; so che la data è anteriore, ma il senso è il medesimo.

70° compleanno di Stanislao Cannizzaro, Roma 21 novembre1896. Marussia Bakunin, ultima a destra.
Siamo nel 1896, ma c’è una sola donna se non sbaglio nel mondo della chimica italiana ed è una donna sopra le righe, Marussia Bakunin, napoletana, figlia del rivoluzionario e uno dei padri dell’anarchia, Michail Bakunin e zia di Renato Caccioppoli, famoso matematico (e comunista) napoletano (Marussia Bakunin: tesi di stereochimica, lavoro principale sulla geologia d’Italia).
Capite? Qua si tratta non solo e non tanto di una donna, ma di una istituzione, di un simbolo culturale; per entrare nell’empireo della scienza occorreva andare oltre la scienza stessa; il fatto è che, per essere accettate, le donne devono sempre fare e dare di più, andare oltre. Che fatica deve essere stata per Marussia! E forse lo è ancora?
Allora torniamo al nostro caso.
Perchè ho votato per Angela; ovviamente e “sottintesamente” (direbbe un comico famoso) perchè è brava, adatta al ruolo: scientificamente, politicamente, mettetela come volete, ci rappresenta degnamente.
Ma probabilmente in questo momento fra i soci della SCI ci sono altre decine di uomini e donne altrettanto in gamba.
L’ho votata anche perché è donna e perché si è “candidata”. Dopo oltre 100 anni una donna è riuscita a fare questo: superare tutte le trappole e gli ostacoli, i lacci, e proporsi ed essere proposta e vincere la battaglia.
NO! Angela non devi sentirti diminuita se qualcuno ti dice: ti ho votata (anche) perché sei donna; no, è chiaro che non si può passare sotto silenzio questo aspetto, ma è scontato che sei e sarai capace di fare la presidente; ripeto ce ne sono probabilmente altri (maschi e femmine) in grado di farlo, ma tu non solo sei in grado ma ti sei candidata.
C’è una vulgata “politicamente corretta” che la SCI ripete per bocca delle sue figure leader; l’ho letta e sentita molte volte: noi votiamo il più bravo, il più adatto, non una donna o un uomo, mica siamo sessisti! Eh no, noi siamo scienziati, lontani dalle pochezze!
Bene accettiamo la vulgata “politicamente corretta” e traiamone le conseguenze dovute, come in un ragionamento di chimica fisica o di termodinamica.
Dal 1909 ci sono state migliaia di donne iscritte alla SCI ma secondo la vulgata in oltre un secolo, mai in nessun momento una donna è stata all’altezza degli uomini, mai in nessun caso è stata nemmeno “CANDIDATA”! Capite? La vulgata che i chimici scelgono solo per la “bravura” implica che per un secolo le donne chimiche italiane sono state meno brave, inferiori agli uomini, un passo indietro.
Questa teoria deve essere popperianamente falsificata.
Ma come si può credere una cosa del genere? Ma come si può accettare una cosa del genere? No, mi rifiuto di accettarlo, è in contrasto con il fatto che l’intelligenza di uomini e donne è uguale, non diversa.
La mia interpretazione è diversa: per 100 anni e più, la SCI, che soffre come tutte le istituzioni umane del contesto culturale in cui vive, ha accettato implicitamente l’implicita “inferiorità” femminile. Perfino le donne della SCI l’hanno accettata. E poi le donne hanno tante incombenze familiari e sociali che come fanno ad essere tutto insieme: mamme, nonne, e presidenti della SCI? Per essere presidentesse occorre essere sempre più di una presidentessa, dimostrare di più, come Marussia, insomma.
Ecco allora per favore Angela non pensare che sia negativo se qualcuno ti dice che ti ha votato anche perché sei donna, al contrario, implicitamente stiamo riconoscendo che finalmente noi maschi abbiamo capito che rompere il soffitto di cristallo è una necessità da compiere attivamente. Personalmente credo che le quote rosa non siano così negative, servono a farci rendere conto del problema. Non sono una gabbia, ma, al contrario, un’opportunità.
Le pari opportunità sono una scelta attiva, di chi finalmente ha capito che non si può lasciare alla spontaneità delle forze sociali ed economiche il processo della nostra vita, ma che al contrario occorre intervenirvi e decidere; la “spontaneità favorisce solo i più forti, ma noi non siamo una società dei più forti!
L’art. 34 della Costituzione recita:
La scuola è aperta a tutti.
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
E perché dovrebbe essere diverso in altri casi?

Questa immagine, nonostante vada bene se si parla di equità o pari opportunità, rischia però di passare un messaggio sbagliato in una cosa; le donne non sono “più basse” di noi, non sono inferiori in alcun senso. Siamo diversi, certo, due sessi vuol dire due corpi diversi, ma anche due modi diversi di vedere e vivere il mondo, ma nessuno dei due è inferiore o superiore all’altro ed entrambi sono necessari. L’unica cosa è che la società si è organizzata rendendo meno facile per le donne svolgere certi ruoli, mettendole in cucina, diciamo così o nel ripostiglio, utili, si, ma comandiamo noi maschi. A questo occorre reagire attivamente, non possiamo lasciar fare alle forze sociali spontanee.
Concludo con una nota importante. Il fatto che Angela sia una donna non mi assicura di per se che sia “meglio” di un uomo come presidente. Leggo spesso posizioni un po’ retoriche su una supposta “superiorità” femminile in certi ruoli, non credo nemmeno a questo.
Abbiamo avuto presidenti del consiglio donne, presidenti della repubblica donne, le donne hanno occupato ruoli apicali in momenti recenti ma questo non garantisce una superiorità, nè me la aspetto.

Angela Merkel durante una visita in un laboratorio; la Merkel è una fisica con un PhD in Chimica Fisica.

Margareth Tatcher, Chimica, laureata ad Oxford in laboratorio
Recentemente ho fatto polemica su queste pagine con la presidente di un’altra società scientifica italiana, Luisa Cifarelli, presidente della SIF. Le sue posizioni sul tema climatico secondo me sono sbagliate, ma le cose non sarebbero cambiate se ci fosse stato un uomo. Carlo Rubbia ha espresso posizioni analoghe in parlamento. Ma sono contento che adesso anche noi chimici, come i fratelloni fisici (che sono – quasi – sempre un pò avanti), avremo una presidente donna.

Con le varie scienziate LEGO la donna scienziata è entrata nell’immaginario collettivo dei bambini e delle bambine.
Le donne possono sbagliare come gli uomini, per fortuna nessuno dei due sessi è infallibile!
Auguri Angela!