Chi siamo

Questo blog è frutto del tentativo di alcuni soci della Società Chimica Italiana di affrontare il problema di un migliore contatto fra il mondo della Chimica e il grande pubblico e anche di facilitare il confronto su temi diversi con gli altri soci e in genere con tutti gli interessati.

I contenuti del blog sono frutto della attività di chi lo scrive e quindi la SCI come tale non ha alcuna responsabilità diretta; ringraziamo comunque la SCI di concederci l’uso del simbolo.

I file grafici sono public domain oppure sono messi a disposizione dai vari autori o vengono estratti da fonti citabili o vengono mostrati citando la fonte.

Le pagine del blog diverse dalla pagina base, la Home, sono dedicate alle notizie brevi (brevissime) , ai link più interessanti (Link), alle molecole  (Una alla volta), all’Etica, a Primo Levi, ai filmati (TuChim) alle bufale (Perle!).

This blog is developed by some chemists, participating to the Italian Chemical Society (SCI), to front the problem of a better contact between chemistry and the public at large and also for a deeper and larger knowledge among the members of SCI.

The content of the blog is property of the authors or is a public domain file; we are grateful to SCI for the usage of the SCI symbol.

La redazione del blog è costituita da:

Claudio Della Volpe, claudio.dellavolpe@unitn.it, coordinatore commissione Blog

Margherita Venturi, margherita.venturi@unibo.it, commissione Blog

Vincenzo Balzani, vincenzo.balzani@unibo.it

Luigi Campanella, ex Presidente SCI, luigi.campanella@uniroma1.it

Giorgio Nebbia, socio onorario SCI, (deceduto il 3/7/19, ma i suoi post continuano ad essere presenti nel blog)

Rinaldo Cervellati, chimico fisico, appassionato ed esperto di storia della chimica <rinaldo.cervellati@unibo.it>

Mauro Icardi, chimico della depurazione, siricaro Icardi <siricaro@tiscali.it>

Partecipano più o meno regolarmente alle attività anche  tanti altri colleghi che spediscono post e filmati, che troverete sul blog; a tutti va il nostro grazie.

22 pensieri su “Chi siamo

  1. buongiorno a tutti
    sono prof. Blasi Damiano Maurizio ho avuto un incarico annuale nelle classi 1 e 2 di un istituto professionale per insegnare chimica, vorrei scambiare consigli, esperienze per cercare di fare meglio quest’insegnamento in queste classi molto difficili soprattutto perchè i ragazzi sono poco scolarizzati , molto indisciplinati. Il laboratorio non c’è, sto cercando di partire sempre da esempi concreti per introdurre alcuni concetti della chimica, qualche volta li porto in sala informatica per farli vedere qualcosa, qualche simulazione però si distraggono molto con i computer, vediamo cosa si riesce a fare

  2. RICERCA DI n.1 CHIMICO ORGANICO DI SINTESI

    Azienda: Frau Pharma srl – Agrate Brianza (MB)

    La nostra azienda, attiva nel campo della Ricerca e Sviluppo di Principi Attivi Farmaceutici e di nutraceutici, ha aperto una selezione per:

    – 1 GIOVANE CHIMICO ORGANICO DI SINTESI, per il laboratorio di sintesi. Caratteristiche desiderate sono:
    – Eta’: 24-34 anni
    – Laurea: Chimica, CTF, Chimica Industriale, Farmacia o PhD
    – Anche alla prima esperienza lavorativa
    – La persona si occupera’ di sintesi di laboratorio, riportando al Responsabile R&D, e avra’ la possibilita’ di crescere in un ambiente stimolante e tecnologicamente all’avanguardia.
    Le persone interessate possono inviare i loro CV all’email:
    g.palombi@fraupharma.com

  3. Buongiorno, non sono un chimico, anzi non sono nulla in quanto i miei studi si sono fermati alle medie inferiori per necessità di lavoro.
    Fatta questa premessa vorrei portare alla redazione qualcosa che ho progettato e brevettato mesi fa, si tratta di un motore il quale funzionamento fa uso di tre elementi,
    rispettivamente aria-carburante-acqua, questi elementi sono in sincronismo perfetto vale a dire che prima la combustione si porta al suo massimo picco di temperatura e poi in maniera istantanea essa viene sottratta dall’iniezione dell’acqua.
    Questo concetto basilare ha imposto un particolare flusso dell’aria unidirezionale testa/travasi per via della ricombinazione stato della goccia, unito anche ad una seri di inventive accorpate in un solo unico oggetto.
    In questi giorni ho intrapreso contatti con le varie università Italiane, attendo però da Bologna per pura comodità essendo residente in Budrio, una vostra presa visione del progetto.
    Grazie per la vostra attenzione.

  4. Buonasera. Sono incappato in un nuovo miracoloso prodotto che dovrebbe evitare le incrostazioni di calcare nei tubi degli impianti domestici, fare risparmiare il detersivo nei lavaggi ed eliminare batteri. Questo apparecchio, che non ha fonti di alimentazione esterne,ne’ scarichi di materiale sottratto all’acqua, sfrutterebbe la cavitazione ottenuto grazie ad ultrasuoni per ottenere una diversa disposizione delle molecole di acqua, modificandone anche la viscosita’.

    L’apparecchio in questione e’ questo:
    https://treelium.ch/t-sonik-om/?lang=en#anchor

    Ho chiesto informazioni, chiedendo se si modificavano gli indici di Ryznar e Langelier e mi hanno mandato questo articolo, dicendo che gli indici non cambiano,ma cambia la disposizione delle molecole di acqua:

    Fai clic per accedere a IngegnereUmbro_2015_93.pdf

    Mi sapreste dire se le dichiarate proprieta’ di questo apparecchio trovano una qualche giustificazione scientifica o se siamo nel campo del “fumo senza arrosto” che ha contraddistinto altri apparecchi che millantavano modifiche nella disposizione delle molecole di liquidi?

    Grazie.

    Gilberto Bonaga

    • Guardi non è che ho voglia di inseguire tutti i tentativi di vendere oggetti che promettono cose mirabolanti, ce ne sono troppi; nel caso specifico le faccio notare che i due scritti che ha linkato non contengono la benchè minima prova che ci siano effettivamente ultrasuoni, di quale frequenza ed intensità bah; cosa che da sola potrebbe bloccare ogni successiva analisi; aggiungo che la pretesa di una azione a distanza per cui una volta agiti gli ipotetici ultrasuoni ci sia una modifica IRREVERSIBILE dell’acqua , senza considerazioni di distanza, intensità etc qualificano da soli questa ulteriore, ehm…. proposta. Scommetto che anche se pesta sul tubo produce un effetto sia pure istantaneo che contiene una minuscola ed istantanea quota ultrasonica. La prova dell’azione dovrebbe essere in carico con dati e controdati a chi vende (come fa REACH) invece qua pare che sia a chi acquista.Per la decisione di acquisto faccia lei.Personalmente di tubi di tutti i tipi ne ho abbastanza, ma si potrebbe scrivere qualcosa sulla predilezione per la forma del tubo di certe aziende…come portatore di novità mirabolanti……PS mi viene in testa che l’effetto auspicato sarebbe attivo SOLO durante il flusso mentre il deposito del calcare avviene sempre; dunque? Capisce che non serve una mente scientifica, basta il buon senso.

  5. Salve, mio padre spruzza il Viakal sui bicchieri dopo averli lavati con il classico detersivo per i piatti, così rimangono belli lucidi… Cercando i singoli componenti (C9-11 PARETH-8, Acido Formico e Acido Fosforico) seconda la FDA ed altri, potrei anche farmici i gargarismi senza problemi, ma io non lo userei comunque per i bicchieri. Sbaglio ? Sia se “SI” o se “NO”, potrei anche sapere il perchè ?

    • Sbaglia due volte; sono acidi forti o medi e sono considerati corrosivi e non da usare nel corpo o sul corpo; dunque si scordi il gargarismo; non so cosa abbia letto su FDA; mentre sui bicchieri vanno benissimo perché il vetro è inattaccabile da acidi forti (eccetto acido fluoridrico, casomai più sensibile alle basi forti); comunque come per tutte le cose gli effetti dipendono dalla concentrazione che si usa (se non sbaglio uno degli acidi fosforici si usa anche nella Coca Cola ma lì è diluito) , tuttavia il VIAKAL, che ha varie composizioni, e guardando le schede non sempre contiene i due acidi che dice lei è comunque un liquido corrosivo per gli occhi e la pelle, dubito si possa bere senza avere effetti molto marcati sui tessuti della bocca e dell’interno del corpo; sulle istruzioni infatti si dice DI NON PORTARLO A CONTATTO CON LA PELLE. Segua le istruzioni e non lo faccia bere a suo padre.

      • Ringrazio per la risposta. Ecco alcuni approfondimenti specifici…

        C9-11 PARETH-8, classificato tossico cat.4, ovvero: superiore a 5gr/Kg (https://en.wikipedia.org/wiki/Toxicity_category_rating). Pesando mio papà 100Kg, sarebbe dannoso se ne assumesse 500gr. ma è presente al 5% (su un litro), quindi 50 gr. Ergo, la sua risposta è che lo può anche bere.

        “Acido Formico”, considerato come “sicuro” dalla FDA (https://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfcfr/CFRSearch.cfm?fr=186.1316&SearchTerm=formic%20acid) e segnalato anche come antibatterico. Per cui, secondo mio padre, fa pure bene. Ergo, mio padre continua a sottolineare che il viakal è sicuro e potrebbe anche berlo.

        “Acido Fosforico”, considerata una sostanza “sicura” dalla FDA come sostanza alimentare.
        (https://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfcfr/CFRSearch.cfm?fr=182.1073).

        In parole povere, tolto il “buon senso” per cui, secondo me, è ovvio che non può pulire i bicchieri con un prodotto pensato per togliere il calcare da bagni e rubinetti, perchè secondo me vengono parzialmente ingeriti piccoli residui di prodotto dannosi per la salute, non c’è purtroppo alcuna risposta scientifica e precisa che possa dimostrare il mio punto e dare ragione a me e dare torto a mio padre. Compresa, purtroppo, la vostra risposta: il mio dubbio infatti non era se il viakal funzionasse per rimuovere il calcare dai bicchieri in vetro, ma se l’uso del Viakal sui bicchieri non fosse in qualche modo pericoloso per la salute, visto che poi li usiamo per bere.

      • concordo con l’idea che usare un prodotto potenzialmente tossico come Viakal in modo improprio possa essere pericoloso

      • Dica a suo padre di usare dell’aceto se proprio ha questa fissazione per le macchie di calcare e la brillantezza. L’alternativa è una lenta ma costante azione di avvelenamento collettivo. In ogni caso, ricordiamoci di declinare cortesemente ogni invito a cena che dovesse arrivare dal papà di bitpresser… 😦

  6. Ieri, 15 luglio 2020, verso le ore 12.30, ascoltavo il programma Melog su Radio 24 (la rete radiofonica del Sole 24 ore).
    C’era in collegamento il prof. Bucci dell’Università di Philadelfia
    Mi sono perso gli inizi del programma ma si parlava (in relazione al Covid 19 ma non solo) del problema della validità delle informazioni che sono veicolate sul WEB.
    Ad un certo punto interviene telefonicamente una dottoressa di Como che parla del tema in questione e parla (positivamente) di La Chimica e La società a proposito delle informazioni che vengono date e fa precisamente riferimento a un articolo pubblicato su La Chimica e La società e che parlava appunto della qualità dell’informazione scientifica.
    Armando Boccone

  7. Buongiorno, ho appreso con molta apprensione che le traversine ferroviarie sono trattate con sostanze cancerogene. Nella cantina della mia abitazione sono state inserite nella muratura, come travl decorative ,nel 1997, delle traversine ferroviarie , dismesse da 25 anni ( si ritrovavano nel piazzale della nostra attività commerciale). Sono state a suo tempo piallate ( Ahimè’ per chi le ha lavorate !!!!!) e poi ricoperte con vernice ad acqua credo…. Non so a questo punto se posso usare un prodotto che crei una pellicola efficace che non consenta la dispersione e l’inalazione delle sostanze cancerogene…. Grazie

    • Egregia Mariella le sue domande non sono banali e le risposte dipendono dal caso concreto, dall’analisi del materiale nello stato attuale; ci sono poi molti aspetti legali; al momento le traversine dismesse non si possono usare dentro gli edifici, ma ripeto nel suo caso le consiglierei di far analizzare il materiale esposto e poi di prendere una decisione sulla base dei risultati; potrebbe essere che per esempio i componenti del creosoto, che di solito veniva usato a questo scopo non siano più presenti in quantità significative. Sulla piallatura mi farei meno problemi, nel senso che è un processo che non altera la temperatura in modo significativo. Se uno ha piallato all’aperto o in ambiente con ricambio d’aria la procedura potrebbe non aver causato problemi agli autori. Piuttosto che fine hanno fatto i residui di quella piallatura? faccia una analisi del legno per vedere se si ritrovano IPA volatili e di che tipo; sappia poi che gli IPA più pericolosi lo sono per contatto e sono i meno volatili. Quando entra nel ,locale avverte odore di creosoto?

      • Buongiorno, grazie per la sua sollecita risposta. Non ho come recuperare i residui della piallatura. E’ avvenuta nel 1997, quando sono stati inseriti in casa come elementi decorativi. Non saprei piuttosto come e dove fare analizzare un carotaggio della traversina … Faccio un foro con il trapano? Raccolgo la segatura ? È corretto? Può indicarmi cortesemente un laboratorio che possa analizzarli? Io abito in Sicilia ma posso spedirli. Infine quando entro nella stanza un lieve odore di creosoto ( credo almeno che di questo di tratti) lo avverto. Molto meno intenso di quello che a volte sento entrando in una stanza , in giornate di intenso caldo , dove ho il camino a legna. Grazie

  8. Non deve raccogliere lei i campioni ma deve farlo fare a chi farà l’analisi; potrebbe rivolgersi all’ordine dei chimici della sua provincia per avere indicazioni su quale laboratorio fa quelle analisi nella sua zona; per quanto riguarda l’odore che sente, se fosse creosoto quello del legno che lei usa in casa significherebbe che la stanno imbrogliando quelli che glielo vendono, direi alquanto improbabile; credo che lei si sbagli; ha mai sentito l’odore del creosoto? forse lo sta confondendo con quello del comune legno che probabilmente sente in entrambi gli ambienti. E comunque dopo tanto tempo (e materiale evaporato) le cose non sono da affrontare con irruenza ma con calma e gesso; si rivolga ad un esperto chimico della sua zona e stia tranquilla.

  9. Buongiorno,
    sono uno studente di CTF che fra poco concluderà il primo anno. Scrivo perché sarei interessato a iscrivermi al blog della SCI. Come dovrei fare?
    Seconda domanda forse più stupida e non realizzabile: anche se sono solo uno studente, sarebbe possibile collaborare in qualche modo con il vostro blog?

    • Egregio Matteo per iscriverti al blog basta che compili o esegui l’RSS nella parte destra della pagina principale; in questo modo riceverai copia di ogni nuovo testo pubblicato; l’alternativa è di essere soci SCI; infine per quanto riguarda la collaborazione, non saresti il primo studente che pubblica qualcosa, è già capitato; prova a proporre un testo scrivendo a me e lo discuteremo in redazione

      • Buongiorno,
        per quanto riguarda l’articolo da proporre per questo blog, io pensavo di scriverne uno sulla mitragyna speciosa oppure sulla Salvia divinorum, due piante che crescono nei paesi del Sud-est asiatico, con diverse applicazioni in campo terapeutico e farmacologico. Purtroppo, potrò cominciare a scriverlo, dopo il 20 luglio, perché in questo periodo sono bloccato dallo studio per gli esami della sessione estiva.
        Per quanto riguarda poi la stesura, dovrei scriverlo in un documento a parte e poi inviarvelo oppure scriverlo direttamente sul sito di WordPress?

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