ColTan

Coltan è il nome di un minerale che avete certamente sentito altre volte; si tratta di un minerale misto, Columbite, essenzialmente ossido di Niobio (Nb2O5) e Tantalite, essenzialmente ossido di Tantalio (Ta2O5); sono minerali che contengono sistematicamente altri ioni, come Mn il primo e Fe il secondo e il cui rapporto fra Niobio e Tantalio ne decide il prezzo e la destinazione d’uso.

La struttura della Tantalite (con impurezze di manganese) la vedete in questa immagine, tratta dalla stupenda pagina di webmineral.com che vi consiglio di visitare. Cristallizza nel sistema Ortorombico- Bipiramidale.

tantalite

Le miniere di coltan sono in Brasile, in Congo e soprattutto in Australia, ma dati i prezzi molto alti specie del minerale ricco di Tantalio, che si usa nei condensatori ad alte prestazioni, condensatori con una significativa densità di energia e capaci di lavorare anche ad alti voltaggi (fino a 125 V ed oltre), anche la relativamente piccola produzione congolese è appetibile per le grandi multinazionali. Dispositivi elettronici sofisticati dunque necessitano del coltan: per esempio il vostro cellulare contiene certamente del tantalio da esso estratto, ma anche altri comuni dispositivi elettronici.

Nel 2003 l’ONU (http://en.wikipedia.org/wiki/Coltan#cite_note-unreport-24) fece una risoluzione su questo problema, ma non è cambiato nulla anche perchè, nonostante vengano dichiarate riserve notevoli (di cui il Congo ha la maggior parte a quanto sembra) le difficoltà e i prezzi di estrazione tendono ad aumentare; la situazione della produzione è mostrata nel grafico seguente (dati USGS):

piccotantalio

da cui sembrerebbe che la produzione di tantalio abbia già “piccato” come si dice in gergo, ossia che allo stato attuale delle tecniche di estrazione si sia raggiunto già da tempo il massimo, cosicchè la produzione tenderà a calare, a meno di cambiamenti notevoli della tecnologia, per ora affidata spesso alle mani di schiavi di fatto, “difesi” da milizie le cui guerre hanno provocato un numero incredibile di morti. Certo è probabile che non tutta la produzione sia palese, ma i prezzi sono talmente alti che perfino la malavita, la grande mafia è entrata nell’affare, ossia la tantalite, il coltan è un minerale che viene venduto anche di contrabbando.

170px-Ferrocolumbite-Manganotantalite-rh3-36b

Guardate il vostro telefonino con rispetto: quanti morti ha provocato quel piccolo dispositivo apparentemente innocuo?

(c.dellavolpe)

Un pensiero su “ColTan

  1. Oltre una decina d’anni fa, con i miei studenti di allora (al Monnet di Mariano Comense), avevamo preparato un ipertesto in cui si giocava tra la tavola periodica e l’orario scolastico, “Chimica: scienza delle materie”. Aveva avuto spazio presso importanti manifestazioni a Como e Milano; era concepito come work in progress da aggiornare progressivamente; poi era sparito dal sito della scuola per una riorganizzazione e non ho mai trovato il tempo di ripubblicarlo sul mio sito.

    Erano anche gli anni in cui si parlava mlto del Coltan, e molto – come capita con argomenti che toccano la sfera emotiva e meno quella tecnologica – filtrava attraverso una lettura parziale, spesso disinformante. Mi è venuto in mente il paragrafo che avevamo inserito, lincato a Nb. Lo riportarei tal quale, come possibile corollario, senza ri/commentarlo. Ah, a proposito, visto che la foto appare nella testata:oggi 31 luglio è il compleanno di Levi; e visto che nell’articolo si parla di libero mercato contro le ingiustizie, anche di Friedman.

    ___________________________
    [Nb > Coltan]

    Minerale a base di niobio (precedentemente chiamato columbio, per questo ne parliamo qui) e tantalio.
    Valeva relativamente poco fino agli anni ’80.
    Poi l’industria dei semiconduttori si mise a richiedere grandi quantità di ossido di tantalio, il materiale che ha la più elevata costante dielettrica.
    Il prezzo del coltan salì alle stelle intorno al 2000. Le aree dell’Africa centrale (Congo, per intenderci) che già erano state oggetto di feroci guerre legate alle loro mille ricchezze minerarie, penultima in ordine di tempo l’uranio, riesplosero nell’ennesima serie di massacri. Poi il prezzo ridiscese, ma le guerre non sono finite.
    È triste scoprire che il coltan congolese non è particolarmente ricco di tantalio: molti altri minerali ne contengono di più, e le miniere si trovano in zone più tranquille e controllate. Circa due terzi della produzione mondiale vengono da Australia e Brasile, e sembrano essrci grandi giacimenti in Groenlandia. Un discorso simile vale per il niobio, viste le evidenti affinità chimiche tra i due elementi.
    Il commercio di questi metalli, ancora relativamente poco diffuso rispetto a quello dei metalli e delle altre materie prime tradizionali, non è governato dalle regole del libero mercato e della globalizzazione, ma avviene in parte per canali dove più facilmente può infiltrarsi lo sfruttamento e la violenza, al punto di rendere competitivo anche un minerale più povero.
    Possiamo fare qualche amara riflessione.
    Le manifestazioni e gli scambi di opinioni contro questo o quell’aspetto della politica internazionale, contro questo o quello stato od organismo considerato cattivo, vengono oggi organizzate e diffuse con i canali di Internet e dei telefonini. Senza il coltan, però, l’elettronica miniaturizzata non esisterebbe.
    Studiare un po’ di più la tecnologia chimica potrebbe servire, a tante persone ingenue, per capire che il mondo è più complesso di come se lo rappresentano, e che nessuno di noi può dirsi innocente dei suoi mali.
    Chi ama scagliare la prima pietra, si domandi se non contiene niobio o tantalio.

    Di riferimenti, in rete, ce ne sono molti. Troppi di questi tuttavia ricadono in quella logica di capovolgimento di cause ed effetti, di cui scriviamo più sopra. A te il compito di cercarli, leggerli, valutarli con la tua testa.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.