La chimica delle uova di Pasqua e altre storie.

Claudio Della Volpe

Le uova di Pasqua sono una tradizione che risale a ben prima della cultura cristiana.

Dioniso con l’uovo e il càntaro, IV sec. a.C. Parigi, Louvre | © RMN

Il Dioniso di Tanagra (Beozia, dove Dioniso sarebbe nato) figura tombale o quello del Louvre, che mostrano un uovo, ricordano l’uso di donare uova (casomai colorate o dipinte) come augurio di fecondità e salute all’inizio della primavera, tradizione che risale al primo millennio a.C. (Egitto, Persia). Solo poi, nella cultura cristiana, l’uovo, apparentemente minerale, ma che nasconde la vita, acquista il senso della rinascita dalla morte e, dunque, della resurrezione.

Le uova di cioccolata invece sono un prodotto recente non foss’altro perchè la cioccolata è stata importata in Europa come dolce frutto dello scambio “colombiano” di cui abbiamo parlato in altro post. E infine solo il macchinismo industriale le ha rese comuni perchè lavorare l’uovo di cioccolata a mano non è certo semplice: roba da re al tempo del Re Sole, le uova di cioccolata diventarono comuni solo dopo la 2 guerra mondiale dalle nostre parti.

Eppure uova colorate cuocendole con foglie e fiori opportuni erano comuni già nel medioevo. Insomma, a parte il simbolismo, le uova colorate e la chimica che c’è dietro sono un prodotto “popolare” dell’”oscuro” medioevo tedesco. (ma poi perchè il medioevo è sempre oscuro?).

Hieronymus Bosch, Concerto nell’uovo, Lille, Palais des Beaux-Arts | © RMN - 
Copia anonima del XVI sec. Fra gli altri significati di quest'opera perduta 
l'uovo potrebbe essere il contenitore  dell'Universo, un contenitore dove 
il chimico ermetico mette a reagire gli elementi creandone una sinfonia,
un pò folle.

La parola “Ostern” in tedesco non si riferisce all’origine greca e latina della festa ebraica per celebrare l’emigrazione degli ebrei dall’Egitto, ma si riferisce invece alla dea “Ostara”. Nella Germania delle figurine bruciate negli “Osterfeuer” (fuochi di Pasqua), pratica molto popolare nel nord del paese ma nota anche in altre regioni, (figurine che erano simboli dell’inverno e bruciate dopo la “Tag-und-Nacht-Gleiche” (giorno e notte dell’equinozio)), lo “Osterhase” (Coniglio di Pasqua), che “nasconde” dolciumi (soprattutto uova di Pasqua di cioccolata) è più popolare dell’agnello come animale simbolico della Pasqua. Già, ma come si fanno le uova colorate e come funziona il meccanismo di colorazione delle uova? Ovviamente c’è un meccanismo base di assorbimento della superficie dell’uovo che è porosa. Ma non solo.

Hamilton, R. M. G. (1986) “The Microstructure of the Hen’s Egg Shell – A Short Review,” Food Structure: Vol. 5: No. 1, Article 13.

Available at: http://digitalcommons.usu.edu/foodmicrostructure/vol5/iss1/13

https://www.researchgate.net/publication/51895246_The_eggshell_structure_composition_and_mineralization/figures       Figure 4. Artistic rendition of cross-sectional view of chicken eggshell. The major morphological features are labelled.

Questo bel grafico lo troviamo su Chemical and Engineering News; il metodo è semplice ed è spiegato bene qui.

Il guscio dell’uovo di gallina è fatto principalmente di carbonato di calcio e, immergendolo in un acido debole come l’aceto, si hanno due effetti:

1) il guscio reagisce con l’acido producendo diossido di carbonio gassoso (vedrete formarsi delle bollicine sulla superficie dell’uovo). Il guscio inizia a sciogliersi il che ne acccresce l’area e ne espone una maggiore superficie al contatto con l’esterno.S. O’Malley su https://www.sciencefriday.com/educational-resources/eggs-to-dye-for/

2) le proteine nella sottile cuticola del guscio reagiscono con l’acido debole e si protonano, acquistano ioni idrogeno e dunque cariche positive in eccesso. Sono proprio queste cariche positive a legare le molecole di colorante se queste sono caricate negativamente come quelle che sceglierete opportunamente seguendo i consigli di C&En News.S. O’Malley su https://www.sciencefriday.com/educational-resources/eggs-to-dye-for/

Ovviamente potrete sperimentare usando acidi deboli diversi come quelli elencati qui sotto (aspirina, succo d’arancia, aceto o vitamina C; o altri) e diversi coloranti che si usano in cucina.Fra i coloranti da cucina: succo di barbabietola, di carota o di cavolo rosso, curcumina dalla curcuma, le antocianine del vino o dei mirtilli, il succo di altri frutti o il thè o il caffè, succo di pomodoro, etc.

Una volta che sarete diventati esperti con questi metodi potrete andare oltre le uova di Pasqua e far cambiare il colore del thè aggiungendo un acido o una base (succo di limone, soda Solvay (carbonato di sodio) o bicarbonato) oppure perfino il colore dei fiori come le ortensie facendo cambiare l’acidità del terreno.

Provate e sappiatemi dire.

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