Giornata della Terra 2014

Nota: si ricorda che le opinioni espresse in questo blog non sono da ascrivere alla SCI o alla redazione ma al solo autore del testo.

a cura di Luigi Campanella, ex Presidente SCI

campanella.pm.240.shOggi si sta verificando come la crescente produzione di anidride carbonica, un inevitabile prodotto delle reazioni di combustione, stia portando alla formazione nell’atmosfera di una sorta di pellicola che, impedendo la irradiazione nello spazio del calore della terra, porta ad un aumento della temperatura media del nostro pianeta confinato ad una sorta di “serra per piante”.
La concentrazione nell’atmosfera è già aumentata di circa il 13% dall’inizio della Rivoluzione Industriale, e tale ritmo dovrebbe essere mantenuto per i prossimi 50 anni. Quali saranno gli impatti sulla vita della variazione media di temperatura prevedibile, sulla base di dati termometrici? Come sarà modificata la produzione agricola? Come la stabilità delle cappe polari?
L’esempio dal quale sono voluto partire è esemplificativo della esigenza di prevedere e programmare in anticipo gli interventi in difesa della salvaguardia ambientale.
Come sarà difficile intervenire quando l’effetto serra si sarà concretizzato, mentre assai più semplice sarebbe sviluppare politiche produttive ed energetiche che tengano conto dei rischi insiti in tale problematica, così è per esempio inaccettabile non tenere conto, con la proposizione di alternative, della distruzione che lo strato di ozono protettivo (per animali e piante) del nostro pianeta nei confronti dei raggi del sole sta subendo da parte dei propellenti gassosi a base di composti organici fluorurati o dei danni che derivano dal crescente impiego dei pesticidi il cui uso in agricoltura, salutato come un miracoloso toccasana, è stato obbligatoriamente riconsiderato alla luce della progressiva resistenza acquisita dei parassiti e dei danni ambientali ed alimentari che da esso derivano.
In futuro il controllo di questi problemi dovrà volgersi a tecnologie ecologicamente più accettabili, innanzitutto impiegando insetticidi minerali e poi basandosi su controlli biologici, da un lato con l’introduzione di nemici delle pesti delle colture e con il rilascio di insetti maschio sterili per ridurre la riproduzione, dall’altro con rotazione delle colture che riducono le perdite dovute all’azione delle pesti che sopravvivono nel suolo durante la stagione invernale.
Ed analogamente i progetti di irrigazione quando terranno conto del rischio di fenomeni di sedimentazione e di problemi di salinità dovuti all’effetto solvente dell’acqua sui sali del terreno?
Eppure trascurare questi effetti è come autoridursi le risorse idriche.
Parecchie sostanze chimiche della moderna generazione, come il cloruro di vinile ed il dietilstilbestrolo (DES) sono certamente responsabili del propagarsi di alcune forme tumorali; tuttavia ogni anno nei soli Stati Uniti vengono prodotti 1000 nuovi composti chimici senza che alcuna normativa obblighi a test tossicologici a lungo termine. Eppure in questo senso parecchi passi in avanti sono stati compiuti; la chimica ha messo a punto metodologie di controllo e di verifica delle proprietà dei composti che potrebbero essere applicate in sostituzione dei test su animali:ancora oggi però questi sono riconosciuti prioritari,anche dalla normativa REACH,che pure rappresenta un motivo di speranza ed un’opportunità.
E d’altra parte con il potenziamento delle tecnologie “soft” (biotecnologie, processi “puliti”, enzimatici, elettrochimici, funzionalizzati) molti tradizionali processi di sintesi ed industriali potrebbero essere sostituiti evitando questo pericoloso moltiplicarsi di prodotti, secondari di molte reazioni.
Molte volte esigenze politiche, sociali e di mercato vengono invocate contro il rinnovo delle tecnologie, ma se si pensa che i paesi in via di sviluppo pagano da 20 a 40 bilioni di dollari l’anno per importare le tecnologie “dure” è proprio certo che l’integrale nel caso di un nuovo “trend” sia negativo?

La trasformazione della società obbliga la chimica ad adeguarsi alle nuove richieste: da quelle di prima necessità a optional e specialità. In questi adeguamenti si sono presentate alla chimica sempre nuove sfide a in cui, proprio per contrastare l’impronta del peccato originale che la chimica pesante ha imposto purtroppo per lunghi decenni, il chimico ha cercato di innestare un comportamento sul quale i principi etici fossero ben presenti, e così nel tempo ha affrontato difficili situazioni che hanno richiesto l’assunzione di responsabilità, di codici di condotta, in definitiva di etica. Ripercorrendo gli ultimi 30 anni della storia della chimica sono molte le domande che più spesso il chimico si è dovuto imporre per salvaguardare l’etica della sua professione. Il brevetto è una forma di proprietà intellettuale, è un motore dell’economia; è giusto che lo sia anche quando conoscere il prodotto significa salvare vite innocenti?
Quando si costruisce una molecola per un fine programmato giusto fa parte dell’etica scientifica prevedere i possibili altri usi della molecola inventata? È davvero accettabile che la sperimentazione animale sia assunta a metodo di riferimento per la valutazione di tossicità ed ecotossicità? La battaglia contro gli OGM su una base più culturale e politica che scientifica, è accettabile  dinanzi allo spettro della fame nel mondo o non è più giusto battersi per una loro presenza controllata mettendo a comune metodi di valutazione? I risultati delle ricerche vengono sempre espresse in maniera responsabile e corretta o essi vengono influenzati dalla volontà di perseguire successi e di condizionare l’assegnazione di futuri finanziamenti? Siamo capaci come cittadini, ricercatori, chimici di sacrificare, sia pure in parte, le nostre libertà individuali in favore degli interessi più ampi della comunità sociale?
Domande a cui non è facile dare risposte certe, ma noi chimici sappiamo che solo rispondendo con la nostra coscienza di lavoratori e di scienziati riusciremo a rinsaldare quel legame con la società civile dal quale dipende il nostro futuro ed il successo nel nostro impegno sociale

23 pensieri su “Giornata della Terra 2014

  1. Caro Luigi, leggo sempre i Tuoi interessanti interventi e mi stupisce che nè Tu né altri sembriate preoccupati del fatto che la popolazione sulla terra aumenti ‘molto velocemente’. Evidentemente in Italia è proibito parlare di controllo delle nascite. Speriamo che ad un certo punto ne parli Papa Francesco e forse allora in Italia qualcuno (diverso da me, perché stranamente ne parlo da una vita) oserà parlarne. Un affettuoso saluto, Domenico Spinelli (Mimmo)

  2. Grazie per il bell’articolo che credo non avesse la pretesa dell’esaustività anche se richiama l’attenzione su moltissime tematiche di grande interesse. Come sai, caro Luigi, dove insegno, un istituto tecnico industriale (dicitura che oggi, sembra antica!) da molti anni studiamo il tema dello sviluppo, la produzione industriale, la ricerca, la scienza tenendo ben presenti i temi dell’etica e, in particolare, la necessità di dare memoria anche ai nostri giovani studenti, di ciò che in passato è stato sbagliato. Apprezzo tra le altre le seguenti tue parole:

    … In questi adeguamenti si sono presentate alla chimica sempre nuove sfide in cui, proprio per contrastare l’impronta del peccato originale che la chimica pesante ha imposto purtroppo per lunghi decenni, il chimico ha cercato di innestare un comportamento sul quale i principi etici fossero ben presenti, e così nel tempo ha affrontato difficili situazioni che hanno richiesto l’assunzione di responsabilità, di codici di condotta, in definitiva di etica…..

    I nostri allievi chimici in particolare (merce sempre più rara nella scuola) si troveranno oggi di fronte alla necessità d’intervenire per cercare di risolvere i problemi che hanno, loro malgrado, ereditato a causa proprio di quel “peccato originale” di cui la “chimica” si è macchiata in passato.
    Lo scienziato e la scienza non sono dei sistemi isolati ma aperti a tutte le influenze sociali, politiche ed economiche e, pertanto, gli interventi che anche tu indichi, credo, che non possano essere realizzati se non modificando l’intera cultura sociale in cui, anche gli scienziati e la scienza che ci propongono, sono immersi.

    Un cordiale saluto

    Giuseppe

  3. Forse si potrebbe dire a coloro che vanno a scuola, che andate a fare se questi sono i risultati!
    La CO2 che è in aumento è dovuta alla geoingegneria che ha provocato una nuvolosità talmente marcata da ridurre la fotosintesi delle piante, quindi minor ossigeno restituito, e questo innesca un brusco calo delle temperature sottostanti distruggendo raccolti con grandine, trombe d’aria, alluvioni, e disturbando anche l’impollinazione delle api.
    Queste attività di aerosol oltre a fare danno creano nelle zone non trattate delle vere escursioni termiche con picchi di temperatura che distruggono ogni cosa, la terra è sempre in equilibrio termico, se apporti del freddo con nuvole chimiche in altre parti del pianeta ci sarà caldo record.

    • Max lei non parla di chimica ma di grammelot chimico;la CO2 aumenta a causa dell’uso dei combustibili fossili e della deforestazione che libera il carbonio accumulato nel suolo delle foreste, la geoingegneria non c’entra nulla; quanto ai meccanismi che ha invocato per l’aerosol anche quelli sono il portato non ella geoingegneria ma delle attività industriali ed UMANE COMUNI come andare in auto; lei ce l’ha un’auto o una moto ? allora è un geoingegnere; e smettiamola con questo complottismo di accatto!

      • Mi dispiace Devoldev, ma i numeri dicono questo, il consumo del petrolio è calato a colpa della crisi economica, l’Italia per esempio ha ridotto del 35% l’uso dei combustibili e nonostante l’uso in ambito trasporti sia sceso la CO2 è continuata a salire, tutto quello che accade è assolutamente cosa voluta.
        In ambito medico, si sa che la CO2 sulla vita delle persone è una insidia per il sistema immunitario, unita alla forte depressione e al continuo martellamento di programmi TV basati su fatti di cronaca nera, tutto il condimento porta all’autodistruzione dell’individuo umano.
        Dichiarazioni ONU di alcuni personaggi conosciuti hanno annunciato che, la popolazione è in soprannumero rispetto alla sostenibilità delle riserve petrolifere, per tanto alla NATO gli è stato assegnato il compito di attivare parte del piano di sfoltimento controllato.
        Mi dispiace ma davanti a fatti evidenti è difficile trovare altre teorie per sdrammatizzare la situazione.
        Le mie conoscenze della materia è molto elevata, e va anche sulle armi segrete che sono proprio ora in via sperimentale con l’uso del clima come vettore.

      • esimio Max lei è l’esempio delle sciocchezze che il complottismo medio mette insieme: bugie e confusione concettuale e mentale; 1) i consumi petroliferi mondiali sono rimasti al più costanti o pochissimo diminuiti e la CO2 si è continuata ad ACCUMULARE; ogni anno la metà circa della produzione di CO2 e di altri gas serra si accumula quindi anche una eventuale riduzione del consumo di qualche percento non eliminerebbe l’aumento di concentrazione, non è che se si consuma un po’ meno fossili non si accumula CO2, sono processi che hanno durate e tempi di reazione dai decenni ai secoli; la solo riduzione italiana del 35% a parte che il clima non è un fatto locale ma mondiale, è poi una sciocchezza brutale, è FALSO che la crisi recente abbia comportato una riduzione del genere; mi metta un link di qualche statistica, il suo numero è del tutto sballato; in secondo luogo a quelle concentrazioni alle concentrazioni presenti in atmosfera, la CO2 non fa male alle persone ma modifica il clima; il resto del suo testo sono FARNETICAZIONI prive di supporto scientifico; lei è semplicemente, nascosto dietro il suo pseudonimo, l’esempio dell’ignoranza media e del complottismo che purtroppo oggi trova spazio perfino a livello politico con gente che crede alle scie chimiche e ad altre idiozie (vaccini avvelenati, scie per controllare la popolazione); da una parte mi fa piacere che lei sia intervenuto, dimostra al mondo della chimica che un sito come questo e una attività di debunking e di sbufalamento è assolutamente necessaria, se lei avesse imparato la chimica a scuola non direbbe tante sciocchezze.

      • Grazie per i complimenti, ma lei che non crede alle attività chimiche di aerosol dovrebbe semplicemente spiegarmi cosa fanno allora questi voli così intensi in una situazione economica che non permette certo le scampagnate nei celi.
        Lei non è certo alla mia portata, le consiglio di orienti verso gli asili nido, li può raggirare con facilità anche l’evidenza dei fatti.

      • ma lei lo sa quanti voli ci sono nel mondo ogni giorno solo commerciali? ogni giorno volano quasi 100.000 aerei in tutto il mondo, 35-40 milioni all’anno; questi sono i numeri da molti anni a questa parte, volano miliardi di persone; l’anno scorso nonostante la crisi sui voli commerciali delle prime tre compagnie hanno volato nella sola italia 60 milioni di persone, come se ogni italiano avesse volato una volta in un anno; il che corrisponderebbe a vari miliardi nel mondo; il problema è che voi complottisti siete così ignoranti! il mondo è troppo grande per voi e invece di affrontarne i veri problemi vi smarrite nei suoi meandri, convincetevene; il dramnma per me è quando qualcuno di voi diventa un esponente politico, come la responsabile M5S per la comunicazione europea Monia Benini: http://www.vice.com/it/read/movimento-cinque-stelle-monia-benini-europa; ecco questo è un problema vero soprattutto per noi poveri rettiliani invasori!!!

      • Noto una certa convinzione delle sue teorie, anche di orientamento Politico, lei è molto distratto.
        Accusa di complottismo chi vede cose che lei non vede, caro signore, il confine del vedo e non vedo è tutto inerente alla presenza del cervello, ce l’hai o non ce l’hai, se questo è presente lo si usa, altrimenti si da corda alla bocca invano.
        Gli aerei che le ho detto non sono di linea, non sono commerciali, non hanno nessun logo e scritte di riconoscimento, non atterrano negli aeroporti pubblici Italiani, ma nella basi Americane.
        Spero di essere stato chiaro.

  4. Lei è stato chiaro ma forse non sa che non gli americani ma noi rettiliani del pianeta Vulcano vi abbiamo invaso e stiamo cercando di controllare le vostre menti; in realtà sono menti deboli come traspare dalle sue affermazioni come dire “originali”; in poco tempo avremo ragione di voi; lei è già al nostro servizio; mentre voi e gli americani vi farete guerra noi prenderemo il controllo del pianeta. Adesso la lascio vado a fare la mia irrorazione quotidiana di bario alluminio e altre boiate giusto sulla sua testa.Le consiglio un bel film che la dice lunga sulla situazione: Idiocracy, se lo veda e e sono sicuro che si ritroverà fra i protagonisti.(http://it.wikipedia.org/wiki/Idiocracy) buona visione. Ai colleghi SCI consiglio questo fumettto, che illustra il mondo del complottismo: http://oddecomics.blogspot.it/2014/07/i-fruttagusciani.html

    • Quando sarò diventato sufficientemente stupido, le crederò!
      Ma prima di quel momento dovrà portare pazienza, non ho studiato per costrizione ma per passione, ad ogni modo dice il detto prevenire è meglio che curare, io rinforzo il mio sistema immunitario per scongiurare ogni principio di virus, il cancro non è bello, lei faccia quello che crede tanto la pelle è sua.
      Buona disinformazione.

      • Quando ero giovane sicuramente non toccavo libro, poi con l’evento di internet ho dato sfogo a tutte una serie di studi riguardanti solo e esclusivamente materie tecniche.
        Per questo motivo sono in grado di vedere in un certo modo quello che succede,, e posso dirle che le mie ricerche spaziano anche in ambito militare con una serie di armi climatiche ritenute segrete, che se divulgate farebbero traballare non solo la Politica Italiana.
        Detto questo, spero che capisca che i XXXXXXXXXX sono altrove, non guardi me.

      • in definitiva lei dichiara:
        – di non aver studiato con profitto da giovane
        – di avere acquisito da adulto una cultura che viene da Internet (“con l’evento di Internet”)
        – ma che comunque lei sa le cose e noi che di solito le insegniamo non abbiamo capito nulla.
        E’ un ottimo punto di partenza per dimostrare che lei è un risultato dell’effetto Dunning Kruger (http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Dunning-Kruger) o come diceva Asimov: my ignorance is just as good as your knowledge ossia è come se lei dicesse a me e a noi tutti : “la mia ignoranza è altrettanto valida della vostra conoscenza “(http://aphelis.net/cult-ignorance-isaac-asimov-1980/)

      • Caro signore, non ho detto che lo studio faccia diventare migliori di altri, fino a prova contraria i tanti che si sono laureati oggi, lasciano molto a desiderare, lo chiamo effetto pappagallo o meglio l’uso della memoria che ricorda alcune basi, questa però non è intelligenza, l’intelligenza è quando si risolve un problema al di fuori dei libri di testo, l’intelligenza fa capo alla personalità dell’uomo, l’intelligenza fa capo alle persone dalla grande padronanza della propria forza, l’intelligenza è di coloro che sanno di averla, l’intelligenza è un grande dono della vita, l’intelligenza è la grande bontà d’animo.
        Lei sta parlando con chi cerca di portare alla luce un progetto di portata epocale che ho brevettato mesi fa, un motore che usa i combustibili in modo completamente diverso rispetto alla motoristica ormai obsoleta che ci ha accompagnato per 150 anni.
        La mia sventura è di stare nel posto sbagliato, l’Italia non aiuta le invenzioni a uscire allo scoperto, e fino a questo momento non sono ancora riuscito a mostrare il progetto.
        E pensare che ho molti progetti che possono rimodellare la nostra società, in una più eco sostenibile.

  5. @max:
    cominciamo dall’inizio.

    i consumi petroliferi mondiali sono in sia pure leggero aumento, intorno a 88 milioni di barili al giorno, dopo alcuni anni di sostanziale piatto tra il 2005 e il 2010, intorno ad 85 milioni di barili al giorno. I consumi di carbone sono in aumento. Il fatto che in Italia siano in calo non è rilevante, il CO2 mica deve mostrare il passaporto alla frontiera. Ed in ogni caso conta la differenza tra produzione ed assorbimento, finché non si riporterà la prima sotto la seconda la concentrazione in atmosfera continuerà ad aumentare.

    Sugli aerei. Gli aerei che ci sorvolano tutti i giorni e che lasciano scie (ma spesso no, gli stessi aerei) sono quasi tutti voli commerciali, con regolari insegne, che decollano ed atterrano da aeroporti civili e che in larga maggioranza trasportano passeggeri. Se lei non riesce a vedere le insegne, non avendo un telescopio a disposizione, non riesce ad identificarli, non sa come fare a capire da dove decollano ed atterrano è un suo problema. Io mi sono preso la briga di farlo e sono arrivato alle conclusioni dette sopra. Se vuole ci si mette insieme a guardarli e le spiego come si fa.

    Riguardo allo sfoltimento della popolazione, visto che siamo passati nel corso della mia non lunghissima vita da 2 a 7 miliardi di persone, credo che se esistono davvero dei piani segreti (a proposito, se sono segreti come fa a conoscerli?) per sfoltire la popolazione, i responsabili verranno presto licenziati per palese incompetenza.

    La cosa che mi preoccupa più del suo intervento è constatare come sempre più persone scambiano la propria ignoranza, che palesano nei modi più evidenti, per una sorta di conoscenza superiore. Se loro non sanno leggere un documento, quel documenti dice quel che loro gli fanno dire. Se loro non sanno cosa sia la condensa, le scie degli aerei sono geoingegneria. Se loro non sanno cosa sia il sistema immunitario, imbottirsi di alga spirulina (o di cose ben peggiori) serve a proteggersi da veleni di tutti i tipi. E fin qui sarebbe solo un po’ di percezione alterata della realtà, pericolosa solo per loro. Il problema è quando si finisce per accusare chi lavora DAVVERO per cercare di migliorare il nostro mondo di chissà quali nefandezze, di oscurare il lavoro dei cosiddetti “ricercatori indipendenti”, o di complicità in genocidi globali, negando allo stesso tempo i problemi reali che dobbiamo affrontare.

    • Egregio signore, lei mi sta chiedendo di essere un creti-no che non si accorge di nulla, lei mi sta dicendo che nemmeno davanti a prove evidenti devo sostenere le mie vedute, per allinearmi con le sue di vedute.
      Io invece le dico questo, non sono arrivato a 50 anni per farmi dire come si attraversa una strada, certe cose credo che siano diventate ormai semplicemente prassi.
      Di tutto quello che ha detto non condivido nulla nella maniera più assoluta, le mie sono posizioni dovute a continui riscontri provati.
      E visto che lei mi ha stuzzicato un po troppo nei punti come fosse una forma di superiorità, le dico anche che a breve comunicherò nella forma più dettagliata possibile come funzionano certi apparati militari per colpire un essere umano direttamente a casa sua facendogli venire un infarto mentre magari è seduto comodamente in poltrona.
      E sempre in ambito militare, spiegherò sempre nel dettaglio quello che in questi giorni la geoingegneria sta facendo, vale a dire, cercare con un laser che funge da guida fotonica di indirizzare fulmini artificiali su obbiettivi generici.
      Come vede sono tutte XXXXXXX queste che dico, è semplicemente per il fatto che mi sento in vena.
      Lei faccia pure disinformazione e continui per la sua strada, la mia di strada anzi la nostra è tracciata da 200 anni, non siamo e non vogliamo fermarsi, per quanto ci riguarda il NWO ossia il Bilderberg può andare a fare in XX-XX insieme a tutto il Governo degli Stati Uniti.
      Noi siamo la resistenza filo Russa-Cinese-Iraniana, quelli che non potrete piegare ne ora ne mai.
      Non la farete la guerra usando il clima come arma, vi fermeremo prima, comprende egregio!

      • Forse non ha capito una cosa.

        Non la sto accusando semplicemente di delirare, di fare affermazioni assurde senza uno straccio di prova (finora non ne ha mostrata UNA, neppure riguardo gli aerei civili/militari), ma anche di farlo in modo funzionale proprio a quelle elite che afferma di combattere, e che, giusto per informazione, sia io che Della Volpe combattiamo in modo piuttosto deciso da 40 anni. Nessuno di quelli che negano le scie chimiche è al servizio di NWO, americani o rettiliani, nessuno è favorevole ad esperimenti di geoingegneria, clandestini o meno, o a usi militari del controllo meteorologico (che incidentalmente sono una cosa COMPLETAMENTE differente).

        Gli USA, durante la guerra del Golfo, lasciarono circolare (o misero apposta in giro, non lo so) la diceria di avere dei micro-droni che erano in grado di ascoltare, inosservati, le conversazioni private ovunque. Non era vero, i micro-droni non esistono, ma la diceria era comunque molto utile, dava un’aurea di onnipotenza ai militari USA, e demoralizzava gli oppositori. La sua storia degli infarti telecomandati ci assomiglia.

        Stabilire che il clima stia cambiando per colpa di fantastiche (nel senso che esistono solo nella fantasia delle persone) scie chimiche è utilissimo per chi non vuole si faccia nulla, che si continui a vendere e bruciare fonti fossili. La storia di Bildberg (non che Bildberg non esista, ma i poteri reali funzionano in un modo differente) è utilissima per focalizzare la rabbia, il malcontento, la voglia di cambiare verso obiettivi “impossibili”. Si risolve la propria insoddisfaizone scrivendo proclami contro un nemico immaginario, ed irraggiungibile, e intanto i nemici veri se ne stanno tranquilli.

        Meglio ancora, si spinge la gente a prendersela contro dei “disinformatori” che guarda caso sono proprio quelli che DAVVERO cercano di cambiare le cose. La caccia alle streghe è sempre stata funzionale al potere, non gli par vero di poterne scatenare una così, praticamente senza far nulla.

  6. A me, più che la grottesca polemica di Max di Budrio, sembra significativo il silenzio con cui è stata accolta la costruttiva critica di Domenico Spinelli. Effettivamente, per motivi vari che possono essere sviscerati e compresi, l’ambientalismo ha totalmente abdicato sul fronte demografico. Solo recentemente c’è stata una ripresa dell’interesse per il fattore trainante, insieme al consumo, della crescita dell’impronta ecologica umana: la crescita demografica. Noi oggi dobbiamo essere riconoscenti all’oligarchia del partito unico cinese che impose, con metodi inumani, la politica del figlio unico, altrimenti il mondo sarebbe già scoppiato. Segnalo il mio ultimo contributo divulgativo sull’argomento, redatto prendendo i dati pubblicati nel 2011 da Vaclav Smil. http://malthusday.blogspot.it/2014/07/storia-del-xx-secolo-in-pochi-numeri.html
    Luca Pardi.

    • Caro django_reito come ben sai il consumo totale è pari al prodotto numero di persone x consumo pro capite; ora dato che una quota ridotta dell’umanità consuma spaventosamente, spreca per dire meglio, non mi pare tanto significativo il numero in se ma il consumo in se della parte più “avanzata, moderna, mercatista” (scegli tu l’aggettivo) dell’umanità; dare spazio prima al numero e poi al consumo rivela una tendenza a lasciare il consumo (il mercato, la sua organizzazione, il produrre per il profitto, la crescita infinita del medesimo) con tutto quel che ne consegue immutato; quindi la questione demografica dovrebbe essere considerata come minimo alla pari con la questione consumo-spreco che dipende in ultima analisi dall’organizzazione produttiva capitalistica: profitto uber alles; se non ci fosse l’esigenza del PIL, del produrre sempre più, del produrre cose sempre nuove, l’obsolescenza programmata etc etc la popolazione sarebbe meno critico come parametro; chi come te o come Spinelli sottolinea solo un lato del problema secondo me sbaglia e tutto sommato pensa che se fossimo di meno potremmo continuare a sprecare come ora. Se escludiamo l’immigrazione che a sua volta dipende dalle politiche del capitalismo la crescita della popolazione dei paesi occidentali è sostanzialmente nulla, in Italia la popolazione si riduce senza l’immigrazione.

    • Condivido in pieno quanto dici. L’incremento demografico è sentito come qualcosa di lontano, perché qui non è particolarmente forte, e quindi viene rimosso. Nei paesi in cui l’incremento è forte ci sono posizioni contrastanti. E risulta difficile dare giudizi per situazioni di cui non abbiamo esperienza diretta.

      Mi han di recente colpito le analisi di Ugo Bardi riguardo al fattore popolaizone nelle crisi egiziane, o del corno d’Africa. Situazioni in cui la capacità di sostentamento alimentare è stata ampiamente superata, e che con la crisi gobale attuale sono diventate delle tremende polveriere sociali.

  7. Caro Claudio, l’ho scritto anche io che i due fattori sono Popolazione e Consumi (o output industriale). Fatto che in tutte le discussioni fra di noi semplicemente non vedi quello che scrivo e non senti quello che dico. Hai uno scotoma specifico. Io parlo di Popolazione e Consumi e te fai come se parlassi solo di Popolazione. Il problema è evidentemente tuo e non te lo risolverò io. Per quanto riguarda i numeri ognuno li può vedere sul sito del Global Footprint Network. I numeri sono tanto importanti quanto i consumi. Sulla questione della giustizia distributiva siamo d’accordo. Mi è sempre stato chiaro, fin da quando ho capito il significato storico del Picco del Petrolio e delle sue ramificazioni, che sarebbe necessario un riequilibro. Tale riequilibrio sarà inevitabilmente verso il basso perché siamo in overshoot ecologico. In attesa della rivoluzione sociale che porterà l’Uomo Nuovo, la società senza classi e il paradiso in terra, i mezzi anticoncezionali sono una delle tecnologie (probabilmente assai più semplici di altre) che possono mitigare gli effetti dell’overshoot sul lato demografico, e quindi anche dei consumi futuri. Le donne di tutto il mondo sottosviluppato (chiamiamolo come si vuole) non aspettano altro che avere accesso ai mezzi di controllo delle nascite e prendere possesso pieno della propria fertilità se non della propria sessualità. Se dovessero attendere l’inevitabile caduta del capitalismo, l’uomo nuovo e la società senza classi starebbero fresche. Non in tutti i paesi sviluppati la popolazione locale si riduce. Al contrario ad esempio USA e, recentemente anche la Francia, hanno una discreta crescita demografica. Alcuni paesi con alto reddito procapite crescono a velocità sostenuta. Un post sul blog di Ugo Bardi tempo fa sottolineava questa forma ad U della curva del tasso di crescita demografica in funzione del PIL procapite. Controllo delle nascite, visto come distribuzione gratuita (ad esempio pagata da noi occidentali affluenti) di anticoncezionali e educazione alla salute sessuale e riproduttiva sono uno dei mezzi, non l’unico, non ho mai detto che fosse l’unico, fa comodo a te pensare che io lo dica per disinnescare la mia polemica, per mitigare il declino post- overshoot. Ci sono un paio di libri in proposito che possono aiutare a capire quanto le donne siano pronte a ricevere questo genuino aiuto al “terzo mondo” e quanto sia importante la questione demografica: “More. Population, Nature and what women want” di Robert Engelmann del 2006 (Engelmann è oggi a capo del Worldwatch Insititute) e “Countdown” di Alan Weismann appena tradotto in italiano. Fra l’altro ogni singolo metodo anticoncezionale ha una sua storia chimica che sarebbe di interesse ripercorrere in questo blog.
    Luca Pardi.
    P.S. Siccome mi firmo nome e cognome non c’è bisogno che tu mi chiami con l’id dell’indirizzo di posta elettronica.

  8. Caro Luca scusa ma non avevo capito che eri tu; beh siamo d’accordo su molte cose ma direi che la distribuzione di anticoncezionali gratuiti sarebbe forse possibile in CIna o in certi paesi africani, ma pensa all’India o ai paesi arabi; dovresti farlo di nascosto perchè certi governi o l’opinione pubblica si opporrebbero; alla fine è sempre una questione socio-culturale; in India c’è un’industria farmaceutica molto aggressiva che copia senza problemi ed a basso prezzo i farmaci occidentali; il problema non è quindi quello dei costi in un paese dove ci sono stupri di massa sui bus e peggio ancora in certi paesi arabi; non si tratta di un problema tecnico secondo me ma culturale, religioso e sociale, in genere di “liberazione della donna”. Possiamo proporre una guerra per esportare gli anticoncezionali o per la liberazione delle donne arabe o indiane (ma anche italiane a questo punto); invece di quelle per esportare la democrazia che fece Bush; ma forse finirebbe peggio ancora o mi sbaglio? a riguardo c’è comunque un bellissimo post http://gifh.wordpress.com/2012/10/21/la-storia-opportunistica-degli-anticoncezionali-chimici/

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