Nutraceutica

Luigi Campanella, già Presidente SCI

La data della nascita ufficiale della nutraceutica è incerta, ma a me piace collocarla negli anni 70 dello scorso secolo quando l’ennesimo controllo sulla qualità delle acque dei fiumi europei (Tamigi Senna, Po, Danubio….) ha dimostrato che in 30 anni i residui di farmaci nelle acque fluviali erano aumentati di quasi 2 ordini di grandezza, sfiorando le condizioni di tossicità. Come conseguenza apparvero le prime raccomandazioni dall’Europa all’uso dei farmaci, non al loro abuso.

Sono gli anni in cui sono partiti i primi progetti, ad es. Repharmwater, dedicati alla rimozione preliminare dei farmaci dalle acque superficiali, tenuto conto anche che i depuratori non erano attrezzati per rimuovere questi inquinanti di nuova generazione. Parallelamente l’analisi statistica dei farmaci consumati dimostrava che in molti casi di trattava di medicinali a base di prodotti naturali, che potevano essere ritrovati in molti alimenti: con una dieta intelligente si poteva così ridurre il consumo di farmaci a favore di nutrienti funzionali.

Da quel momento le guide e le direttive nutraceutiche si sono succedute, con alcuni punti fermi.

A tavola con i colori: i colori degli alimenti e le loro proprietà ... blog.bimbonaturale.org

Il primo di questi è il cosiddetto arcobaleno degli alimenti: il rosso per proteggere il cuore con la vitamina C, il bianco contro i tumori con la fibra, il viola a favore del sistema cardiovascolare per i pigmenti relativi, il giallo arancione contro lo stress ossidativo, eccesso di radicali liberi non smaltiti, per i carotenoidi antiossidanti presenti, il verde per proteggere il fegato per l’acido folico e la fibra contenuti.

A proposito del bianco mi piace ricordare una esperienza personale. In Cina per una serie di conferenze sono stato gratificato da molti segnali di amicizia e riconoscenza e da un piccolo segreto, la cura dell’Aglio della antica cultura cinese.

L'aglio cinese diventa "dop"anche per l'Unione Europea | Quotidiano.net ...L’80% dell’aglio viene prodotto in Cina

Si tratta di un alimento, ricondotto nell’arcobaleno alimentare al bianco, utilizzato in passato come antibiotico naturale ed impiegato insieme alla cipolla per regolarizzare la pressione e prevenire la formazione di trombi. Incuriosito dalla ricetta fornitami dai colleghi cinesi ho voluto verificare se essa, basata sulla estrazione dalle teste di aglio dei composti preziosi contenuti, potesse essere applicata utilizzando gli innumerevoli prodotti commerciali offerti dal mercato, che soprattutto durante i miei viaggi all’estero mi era capitato di scoprire con numeri continuamente crescenti.

Il risultato di quella ricerca è stato, in parte, sorprendente, in parte atteso: l’aglio deve essere consumato fresco e non trattato, pena la perdita di alcune preziose componenti e proprietà.

Ma oltre ai colori la chimica degli alimenti ci ha insegnato molte altre cose che rendono più efficace e “nutraceutica” l’alimentazione;

-evitare il consumo nello stesso pasto di proteine animali e vegetali che producono insieme un agglomerato difficile da digerire;

-combinare nello stesso pasto fonti di carboidrati, proteine, grassi e fibra;

-combinare carne con alimenti contenenti vitamina C che facilità l’assorbimento del ferro contenuto nella carne.

-Altri abbinamenti giustificati da considerazioni chimiche sono tuorlo di uovo e latticini: il primo contiene vitamina D che facilita l’adsorbmento del calcio contenuto nel secondo;

I legumi forma incompleta di carboidrati e di proteine necessitano di opportune integrazioni

Per chiudere una curiosa osservazione: pizza e birra è una combinazione storica e di gran successo, ma potenzialmente di non facile digestione a causa della presenza di lieviti in tutte e due le sue componenti.

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